A partire da sabato prenderà il via “Benessere in Movimento – Corretti stili di vita e salute”, un progetto promosso dal Comune di Assolo in collaborazione con i Comuni di Ruinas e Villa Sant’Antonio, il sostegno dell’assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale e l’organizzazione dell’Associazione Enti Locali per lo Spettacolo.

L’iniziativa è rivolta ai giovani tra i 6 e i 14 anni, e nasce per diffondere una cultura del benessere basata su alimentazione consapevole, attività fisica, salute mentale, educazione ambientale e inclusione sociale. Il programma si snoderà attraverso attività didattiche, laboratori pratici e momenti di confronto pubblico. Gli appuntamenti inizieranno dalla Scuola Primaria di Villa Sant’Antonio, con gli incontri previsti per sabato e martedì 29 e ancora l’8, il 14 e il 24 maggio, dalle 10 alle 13.30. A maggio entreranno nel vivo anche le attività destinate agli studenti della Secondaria di primo grado di Ruinas; quattro incontri (5 e 12 dalle 14.30 alle 18 e il 7 e 14 dalle 8.30 alle 12.30). Sempre a Ruinas sarà attivato anche il laboratorio esperienziale “Gusto e Benessere: i Sapori della Tradizione”.

Il 4 giugno, nella scuola di Villa Sant’Antonio, a cura di Alice Vaccargiu si terrà il laboratorio “Il Corpo che Parla”, con la partecipazione di oltre 60 alunni delle classi dalla prima alla quinta. Nella sala convegni del centro sociale di Ruinas la convention conclusiva aperta a tutta la comunità con studenti, docenti, genitori, amministratori locali e rappresentanti di associazioni culturali e sportive. Dopo i saluti istituzionali dei sindaci dei tre Comuni promotori interverrà la dirigente scolastica prof.ssa Annalisa Frau.

«La riuscita di un progetto educativo complesso come Benessere in Movimento - afferma Salvatore Melis, direttore scientifico del progetto e docente di Scienze Motorie presso l’Università di Cagliari - passa inevitabilmente anche dal coinvolgimento della rete territoriale: famiglie, istituzioni, servizi educativi e sociosanitari, enti locali. La scuola da sola non può assolvere il compito di educare alla salute, ma può essere un punto di partenza straordinario per attivare consapevolezze e stimolare cambiamenti duraturi. Per questo abbiamo voluto fortemente costruire momenti di riflessione condivisa con i genitori, fornendo strumenti pratici di supporto alla genitorialità, soprattutto nell’ambito dell’educazione alimentare. Il messaggio del progetto, infatti, è semplice ma potente: la salute è una responsabilità comune, e per renderla effettiva occorre un’alleanza educativa tra scuola, famiglia e territorio».

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