Non ci fu alcun abuso sessuale nel carcere di Massama.

E così Mirko Fiori, 40 anni di Bosa, è stato assolto con formula piena "perché il fatto non sussiste".

La sentenza del collegio dei giudici del Tribunale (presidente Carla Altieri, a latere Elisa Marras e Federica Fulgheri) è arrivata nel primo pomeriggio e chiude una vicenda iniziata alcuni anni fa in carcere.

Secondo l’accusa c’era stato un tentativo di abuso sessuale, anche un testimone oculare aveva riferito di aver sentito le richieste d’aiuto della vittima (un ragazzo originario del Marocco) e, quando era andato in suo soccorso, trovò Fiori con i pantaloni abbassati e molto vicino all’altro detenuto.

Nella precedente udienza il pm Silvia Mascia aveva chiesto la condanna a due anni e sei mesi, mentre l’avvocato difensore Rita Violante aveva chiesto l’assoluzione sottolineando che non ci sono elementi che giustifichino una condanna non essendoci nemmeno tracce di violenza (anche il medico sentito in Aula come testimone aveva riferito di non aver riscontrato segni di violenze o percosse sulla vittima).

Lo stesso Fiori aveva ricostruito la vicenda sostenendo che si era trattato solo di uno scherzo: "Quel ragazzo mi chiedeva costantemente le sigarette, ma io non sempre potevo dargliele. Così iniziò a rubarle dallo stipetto e un giorno entrò in bagno con le mie sigarette mentre io facevo pipì", ha ricordato. Aggiungendo: "Gli dissi di rimetterle a posto, altrimenti gli avrei urinato in testa. Poi si mise a urlare".

Il collegio dei giudici ha dunque accolto la richiesta della difesa, assolvendo il quarantenne.
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