Sono tanti i temi affrontati in aula nel corso del primo Consiglio statutario proposto ad Abbasanta. Un'occasione per le forze politiche per trattare qualsiasi argomento, ma la minoranza non si è presentata in aula.

Tante invece le questioni affrontate dal gruppo alla guida del paese: Tanca Regia, finanziamento di un milione di euro per mitigare il rischio idrogeologico, archiviazione da parte della Procura dell'inchiesta che vedeva indagato il sindaco Stefano Sanna ed ancora lo Sprar.

L'INDAGINE - "L'Amministrazione comunale di Abbasanta esce pulita e anzi rafforzata", hanno sottolineato dalla maggioranza, dalla vicenda che dallo scorso maggio vedeva indagato il sindaco. All'origine di tutto un esposto presentato dall'ex segretario comunale Claudio Demartis con il quale i rapporti si sono chiusi in modo burrascoso. Un esposto suddiviso in dodici punti, sviscerato nel dettaglio dal capogruppo della maggioranza Gian Valerio Sanna. Le ipotesi quelle di occultamento atti deliberativi ed abuso di ufficio. Ma il 22 novembre il procuratore ha chiesto l'archiviazione.

"Non esiste nessun profilo di ombra di reato nei confronti del sindaco e dell'Amministrazione", ha chiarito Gian Valerio Sanna entrando nel dettaglio della vicenda. Ora l'intenzione dell'Amministrazione è quella di inviare una lettera all'albo nazionale e provinciale dei segretari comunali "per vedere - ha chiarito il capogruppo di maggioranza - se vogliono assumere provvedimenti disciplinari".

TANCA REGIA - Di proprietà regionale l'azienda ha circa 500 ettari. Già nelle precedenti legislature tra gli obiettivi dell'Amministrazione comunale c'era quello di valorizzarla, ma sinora non ci sono stati risvolti positivi. Di circa un mese fa però un incontro tra l'esecutivo e l'assessore regionale all'Agricoltura. "Abbiamo illustrato le nostre idee per valorizzare Tanca Regia e in linea di massima l'assessore ha dimostrato disponibilità a parlarne sulla base di un progetto che dovremmo presentare. Ci daremo da fare coinvolgendo anche i cittadini", ha chiarito il sindaco. Il Comune vorrebbe nelle disponibilità una porzione dell'azienda senza intaccare l'attività sportiva che con l'ippica viene portata avanti. Tante le idee che potrebbero svilupparsi: settore ricettivo-ristorativo, attività produttive legate per esempio a determinate colture.

"L'obiettivo è portare a reddito questa azienda enorme che in effetti non rende niente. Sarebbe un punto importante riuscire a ricavare un po' di posti di lavoro", ha sottolineato l'assessore Sandro Cabras. Sprar. Il sindaco ha chiarito che la pubblicazione del bando per l'individuazione del privato con cui il Comune andrà a co-progettare per attivare lo Sprar è imminente: fine anno o al massimo entro il 15 gennaio.

Dopo l'incontro con la funzionaria dell'Anci amministratori e uffici hanno seguito dei corsi che sono stati utili a chiarire alcuni dubbi. Entro marzo verrà presentato il progetto e poi a luglio si saprà se Abbasanta sarà tra i centri finanziati. Rischio idrogeologico. Ad Abbasanta arriverà un milione di euro per mettere in sicurezza il paese dal rischio idraulico legato alla presenza del canale tombato.

Nei mesi scorsi il Comune ha presentato richiesta di finanziamento per dei fondi che lo Stato ha trasferito alla Regione per intervenire sul rischio idrogeologico. Il milione di euro concesso consentirà di porre rimedio ad una situazione di pericolo che di fatto vincola molte zone dell'abitato. Ora il Comune elaborerà un progetto e manderà in appalto l'intervento entro il 2019. L'dea è quella di creare un bacino di laminazione, riducendo gli apporti d'acqua al canale tombato.

Uno spazio che nei progetti dell'Amministrazione sarà destinato ad ospitare un'ara verde attrezzata per le famiglie. Fusione dei Comuni. In aula la maggioranza ha affrontato anche quest'argomento ribadendo il proprio interesse. A gennaio si terrà un convegno nel corso del quale alla presenza di esperti si approfondirà la questione. Si punta ad avanzare una prooista di legge visto che la Sardegna al momento è sprovvista di una norma in materia. "Quello della fusione è un percorso lungo, durerà tra i 5 e i 10 anni. Si punta ad arrivare ad un'unica Amministrazione ma ciascuna entità manterrà la propria identità", ha chiarito il sindaco.
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