Abbasanta, festa di Sant'Antonio. L'appello ai giovani: "Vietato imbrattare le strade del centro abitato"
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Vietato imbrattare strade e muri per i ragazzi della leva del '99.
Il sindaco di Abbasanta Stefano Sanna ha messo nero su bianco le prescrizioni per i diciottenni che a gennaio saranno impegnati con i festeggiamenti per Sant'Antonio e che ormai già da qualche settimana si riuniscono per organizzae la festa.
Il primo cittadino non si è limitato a questo. Ha infatti fatto notificare l'ordinanza anche alle famiglie dei ragazzi nati nel 1999 in "considerazione del ruolo cooperativo e integrativo che possano svolgere a fianco della pubblica amministrazione nella tutela comune dei beni di tutti e nella creazione di un clima sereno dove lo svago e il divertimento si concilino con il rispetto della comunità".
Divieto quindi assoluto "di scrivere e imbrattare le strade del centro abitato, con calce bianca o altre sostanze e materiali, vandalizzare cartellonistica, arredo urbano, impianti di pubblica utilità e qualsiasi altra cosa appartenente alla comunità e a ogni singolo cittadino".
Nell'ordinanza si fa riferimento a quanto accaduto anni fa quando "i giovani della leva hanno imbrattato le strade e i muri, con scritte di vario genere, spesso degenerate in vere e proprie offese ed emblema di inciviltà e di maleducazione".
Si precisa però che "recentemente il fenomeno non si è più presentato grazie a un differente comportamento dei ragazzi e al recepimento delle norme e di un approccio di maggiore buon senso e alla fattiva collaborazione delle famiglie, attuato attraverso con il dialogo e il coinvolgimento di tutti gli attori interessati".
In ogni caso ora il Comune avvierà degli incontri preventivi con i giovani della leva, le loro famiglie, il parroco e le forze di polizia presenti nel territorio.
"Si inviteranno i ragazzi a un comportamento consono alla loro maggiore età e rispettoso della comunità e dei beni comuni", si precisa.
Per chi dovesse trasgredire le multe vanno dai 25 ai 500 euro.