Cinque persone arrestate, quasi 9mila piante di cannabis e un’altra enorme quantità dello stesso tipo di stupefacente, già essiccato e stoccato all'interno di sacchi termosaldati e posti sottovuoto, per un peso superiore ai 300 chili, sequestrati.

È il bilancio della nuova operazione messa a segno dalla Squadra Mobile della Questura di Oristano contro il traffico di sostanze stupefacenti sul territorio.

Nella tarda mattinata del 9 ottobre scorso, gli investigatori della Questura, coadiuvati dagli operatori del Reparto Prevenzione Crimine Sardegna, hanno colto in flagranza di reato le persone poi finite in manette, tutte originarie del Nuorese e con precedenti di polizia, mentre erano intente a caricare un autoarticolato con le piante di canapa indiana illegale appena estirpate da un’enorme piantagione coltivata all'interno di un terreno sito in agro di Santa Giusta.

Presente anche il proprietario del terreno, il quale in un primo momento, pur essendo sprovvisto della documentazione necessaria, aveva cercato di convincere gli agenti della legalità delle piante.

Gli accertamenti effettuati dal Gabinetto regionale di Polizia Scientifica hanno invece rivelato il contrario, ossia che si trattava di marijuana illegale, con un principio attivo oltre venti volte superiore a quello massimo previsto per legge (in media del 16% con picchi del 20%, anziché lo 0,6% come tolleranza massima).

Rinvenuti nel corso dei controlli anche una decina di sacchi stracolmi di marijuana essiccata ancora da lavorare, per ulteriori 50 chili di sostanza.

Si tratta di una delle più grandi piantagioni di marijuana illegale mai rinvenute in Sardegna. Dagli accertamenti effettuati dagli investigatori, si è potuto inoltre appurare che il terreno nel quale le piante erano state messe a dimora era inizialmente destinato ad accogliere una piantagione legale.

All'arrivo degli agenti i cinque arrestati avevano già estirpato metà degli arbusti e li avevano già caricati a bordo di un Tir, il container del quale era stracolmo e pronto a partire per fare un primo viaggio, cui ne sarebbe seguito un secondo a raccolta ultimata.

Terminate le procedure di campionatura dello stupefacente la parte restante della droga è stata poi distrutta sul posto, in quanto procedere alla sua globale repertazione sarebbe stato eccessivamente gravoso e il suo stoccaggio nei depositi della Questura non possibile a causa della ingente quantità.

L'operazione odierna è stata messa a segno dagli investigatori a distanza di pochi giorni da un'altra analoga operazione, a seguito della quale è stato arrestato un uomo residente a Marrubiu con oltre un quintale e mezzo di marijuana nascosta nell’ovile.

L'attività di indagine prosegue per risalire all'identificazione di tutti gli appartenenti al gruppo criminale che si cela dietro la grossa piantagione, anche in considerazione del fatto che almeno altre tre persone, presenti durante la raccolta degli arbusti illegali, sono riuscite a sfuggire al blitz della polizia.

(Unioneonline/v.l.)

© Riproduzione riservata