Cittadinanza onoraria al milite ignoto. Milis si unisce a tanti comuni italiani che onorano le migliaia di soldati delle due Guerre mondiali che sono caduti, senza identità, lasciando nello sconforto le rispettive famiglie che non hanno più avuto notizie. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Sergio Vacca ha deliberato di rendere onore a tutti i soldati ignoti con profondo senso di pietas, e per commemorare il sacrificio di vite umane per la conquista della pace e della libertà.

A Milis, dove sorgeva il campo di aviazione bombardato durante la seconda guerra, nel 1945 venne realizzato il primo Cimitero di Guerra della Sardegna, in cui hanno trovato sepoltura 22 militari italiani e 16 tedeschi, raccolti in un unico riquadro per la pietà dimostrata dal popolo milese verso appartenenti alle Forze Armate di paesi in quel momento in guerra tra loro, considerandoli fratelli.

Con quel gesto "in una piccola porzione dell’Europa idealizzata come casa comune di tutti i popoli europei, a Milis si gettavano le basi della fratellanza tra i popoli, ancora divisi dalla guerra, tuttavia anelanti la pace. Milis, curando i caduti propri e altrui ha posto il suo importante tassello nella costruzione dell’Europa di pace”, precisa Vacca.

Il 4 novembre prossimo sarà celebrato il Centenario della traslazione e della solenne tumulazione del Milite Ignoto nel sacello dell’Altare della Patria.

In quella occasione, con gli auspici del Gruppo Nazionale delle Medaglie d’Oro al Valor Militare, il Comune di Milis conferirà la cittadinanza onoraria al Soldato, inizialmente considerato “di nessuno” e poi subito percepito come “di tutti”, in modo che possa essere attribuita orgogliosamente l’appartenenza ad ogni comune d’Italia.

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