Questa mattina in tanti hanno manifestato davanti al Municipio, in corso Umberto, sino a quando non hanno incontrato sindaco e assessore del Bilancio. Le imprese - hanno denunciato - rischiano di finire sul lastrico se costrette a pagare le cartelle ricevute con cifre che partono da qualche migliaia di euro, fino al caso limite di Alberto Mureddu - ricordato questa mattina in Municipio - che lavora il granito zona industriale di Olbia, costretto a pagare una bolletta Tarsu di un milione e 300 mila mila euro. Concessionarie, cantieri nautici, aziende di trasporti, lavanderie e fabbriche di marmi e granito, che paradossalmente non producono rifiuti solidi urbani, ma rifiuti speciali che vengono smaltiti a parte. Nonostante questo le bollette hanno importi da capogiro. "Dall'incontro di oggi - ha spiegato l'assessore del Bilancio Francesco Sanciu - ci siamo aperti ulteriormente verso i nostri concittadini, abbiamo dato la possibilità all'avvocato che segue gli imprenditori di collaborare con l'Amministrazione e i suoi professionisti che stanno lavorando alla risoluzione definitiva del problema". L'Amministrazione comunale ha già chiesto a Guglielmo Fransoni, legale tributarista, un approfondimento sul parere presentato qualche giorno sul condono della tassa. "Non vogliamo essere attaccabili e vogliamo trovare una soluzione definitiva, perché siamo tutti d'accordo su un punto: la tassa è iniqua e noi abbiamo l'obbligo di tutelare i nostri operatori, anche perché in questo modo si mette in ginocchio il sistema produttivo della città", ha concluso l'assessore Sanciu.
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