12 febbraio 2010 alle 17:13aggiornato il 12 febbraio 2010 alle 17:13
Olbia, la Tarsu è troppo caraaziende protestano contro il Comune
Un centinaio di aziende di Olbia che rischiano il fallimento sono scese in piazza per protestare contro l'amministrazione comunale.Una di queste deve pagare un milione trecentomila euro. Oltre mille i lavoratori che rischiano il posto.Questa mattina in tanti hanno manifestato davanti al Municipio, in corso Umberto, sino a quando non hanno incontrato sindaco e assessore del Bilancio. Le imprese - hanno denunciato - rischiano di finire sul lastrico se costrette a pagare le cartelle ricevute con cifre che partono da qualche migliaia di euro, fino al caso limite di Alberto Mureddu - ricordato questa mattina in Municipio - che lavora il granito zona industriale di Olbia, costretto a pagare una bolletta Tarsu di un milione e 300 mila mila euro. Concessionarie, cantieri nautici, aziende di trasporti, lavanderie e fabbriche di marmi e granito, che paradossalmente non producono rifiuti solidi urbani, ma rifiuti speciali che vengono smaltiti a parte. Nonostante questo le bollette hanno importi da capogiro. "Dall'incontro di oggi - ha spiegato l'assessore del Bilancio Francesco Sanciu - ci siamo aperti ulteriormente verso i nostri concittadini, abbiamo dato la possibilità all'avvocato che segue gli imprenditori di collaborare con l'Amministrazione e i suoi professionisti che stanno lavorando alla risoluzione definitiva del problema". L'Amministrazione comunale ha già chiesto a Guglielmo Fransoni, legale tributarista, un approfondimento sul parere presentato qualche giorno sul condono della tassa. "Non vogliamo essere attaccabili e vogliamo trovare una soluzione definitiva, perché siamo tutti d'accordo su un punto: la tassa è iniqua e noi abbiamo l'obbligo di tutelare i nostri operatori, anche perché in questo modo si mette in ginocchio il sistema produttivo della città", ha concluso l'assessore Sanciu.
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