Agli agenti della Polizia stradale la dinamica sembra chiarissima: la motocicletta andava verso Porto Cervo, forse un po' troppo veloce, e la macchina ha oltrepassato la linea bianca che divide le due corsie. Se i rilievi confermeranno la prima ipotesi, dunque, è stata un'invasione di corsia a causare l'incidente stradale che ieri sera è costato la vita a un motociclista. Gregorio Brianzoli aveva 26, era romano, ma lavorava nella gioielleria De Grisogono a Porto Cervo. Lo scontro a due passi dal camping Cugnana, intorno alle 18: alla guida della Opel Astra coinvolta nell'impatto c'era Carlo Mura, un ragazzo di 29 anni di San Gavino che viaggiava insieme alla fidanzata. Entrambi sono stati trasportati in ospedale, ma per fortuna nessuno dei due ha riportato ferite gravi. Il giovane è stato subito sottoposto al test dell'etilometro ed è risultato positivo. Per identificare il motociclista, invece, sono passate diverse ore, perché gli agenti della Polstrada non hanno trovato i documenti e dal suo cellulare è volata via la scheda.

L'IMPATTO Lo scontro è stato devastante: la motocicletta è passata sopra la Opel Astra, ha preso il volo ed è stata ritrovata a quasi cinquanta metri di distanza dal punto d'impatto. Una delle ruote della Husqvarna è finita a più di cento metri, ma in direzione opposta. E per fortuna in quel momento non arrivavano altre auto, altrimenti il bilancio dell'incidente si sarebbe ulteriormente aggravato. L'urto è stato talmente violento che la carrozzeria dell'auto di Carlo Mura è stata quasi completamente accartocciata. Il giovane di San Gavino e la sua ragazza si sono davvero salvati davvero per miracolo.

I SOCCORSI Quando è stato lanciato l'allarme Gregorio Brianzoli era ancora vivo. La centrale del 118 ha fatto arrivare a Cugnana diverse ambulanze e ha dirottato in zona anche un elicottero dei vigili del fuoco. Un atterraggio di emergenza in mezzo alla strada è servito a poco, perché nel frattempo il cuore del motociclista ha smesso di battere. Carlo Mura e la fidanzata sono stati accompagnati di corsa al pronto soccorso dell'ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, ma i medici non hanno diagnosticato nessuna lesione particolarmente preoccupante.

LE INDAGINI Per ore gli agenti della Polstrada di Olbia (coordinati dagli ispettori Andrea Chiminelli e Giuseppe Sanna) hanno lavorato per scoprire il nome di Gregorio Brianzoli. Sotto la sella della sua moto non c'erano né documenti, né un portafogli. Il lavoro non è stato facile neanche sfruttando la targa, perché i vari passaggi di proprietà dell'Husqvarna hanno reso più complicato il lavoro. Nel frattempo gli uomini della Polstrada hanno iniziato a ricostruire la dinamica dell'impatto. E hanno accertato che il conducente della Opel Astra era positivo al test dell'etilometro, stando almeno alle norme del nuovo Codice della strada entrato in vigore il 29 luglio. Il tasso di alcol nel sangue, comunque, non ha superato il livello di 0,5 grammi per litro e così non è scattato l'arresto.

IL TRAFFICO Subito dopo l'incidente, le strade più trafficate della Gallura sono andate in tilt. La provinciale 73, cioè la Olbia-Porto Cervo, è stata chiusa al traffico per consentire alla polizia di eseguire i rilievi, mentre la Olbia-Arzachena è stata paralizzata da una coda di quindici chilometri che arrivava fino allo svincolo per il centro storico della città.

NICOLA PINNA
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