Cent'anni e non sentirli. Rosa Cabras taglia oggi il traguardo del secolo di vita.

La nonnina di Talana festeggia il compleanno a Lotzorai, nell'abitazione di alcune figlie che la assistono. Ma trascorre anche del tempo nel suo paese d'origine insieme ad altri figli.

Memoria di ferro e condizione fisica di tutto rispetto, nonna Rosa adora raccontare la sua vita, legge in continuazione quotidiani, libri di fiabe e giornali religiosi. Giura di aver disertato poche volte la messa domenicale. "Nel rispetto dell'educazione che abbiamo ricevuto da mia madre. Andare in chiesa mi piaceva tanto", racconta la nonnina che, oltre a essersi presa cura della sua numerosa famiglia, ha lavorato nelle campagne del paese, dividendosi tra gli orti e i boschi di Su Laccu e Biduai in cui coltivava gli ortaggi e raccoglieva la legna che serviva in casa anche per cucinare il pane di orzo.

Vedova da tempo, ha avuto nove figli, sei dei quali in vita, conta 26 nipoti e 34 pronipoti. Tra le persone che le hanno fatto visita, nella casa del quartiere di Donigala, il commissario straordinario del comune di Talana, Agnese Virdis, che le ha donato un omaggio istituzionale: un quadro con una copia dell'atto di nascita. Il suo sorriso è nascosto dalla mascherina anti-Covid.

Il virus non la lascia indifferente: "Sì, ho paura, bisogna stare attenti. La mascherina non mi piace perché non riconosco neanche i miei parenti e mi dà fastidio quando parlo. Però mi dicono che sia obbligo tenerla e così faccio. Tutto questo passerà".
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