Ritorno al passato per guardare spediti verso il futuro. È la sintesi della proiezione architettonica al porto di Arbatax. Giù le barriere sulla banchina di levante per consentire la passeggiata, sia a piedi che in bicicletta con la realizzazione di una pista ciclabile, e cancellare, una volta per tutte, la carenza di parcheggi nel borgo marinaro che, soprattutto d’estate, diventa un handicap per le attività turistiche. Il progetto è stato sancito tra Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna, Comune di Tortolì e Guardia costiera al termine di una conferenza di servizi che si è tenuta a Cagliari.

La svolta

Tutto ciò avverrà non appena tornerà agibile il dente d’attracco dove, il 4 agosto scorso, il traghetto della Tirrenia danneggiò le briccole. «A brevissimo il traffico commerciale si sposterà nuovamente sul dente d’attracco e così - annuncia Massimo Deiana, 61 anni, presidente dell’Authority - libereremo la banchina di levante. Questo favorirà l’attività turistico-ricreativa da diporto».

Ma i benefici non saranno soltanto logistici. «L’area verrà riconvertita in una bella passeggiata e in una pista ciclabile e in più verrà risolto l’endemico problema dei parcheggi che, durante la stagione delle vacanze, crea disagi a chi prenota le escursioni».

Il sindaco

Marcello Ladu (45), sindaco di Tortolì, è soddisfatto per il risultato raggiunto che riqualifica sia il borgo che lo scalo, dove a breve cominceranno anche gli interventi di potenziamento dell’illuminazione con una stima di spesa di 2,8 milioni di euro. «Abbattere le barriere sul molo di levante - dice Ladu - era un obiettivo che ci siamo prefissati in campagna elettorale e ora, grazie anche alla sinergia con le autorità competenti, riusciremo a restituire ad Arbatax la storica passeggiata che è venuta meno per tanto tempo. Siamo solo agli inizi di una profonda riqualificazione del porto su cui riponiamo grandi aspettative per lo sviluppo del territorio».

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