Inaugurato questa mattina a Perdasdefogu il nuovo SPTF (Space Propulsion Test Facility), polo di eccellenza tecnologica unico in Europa che abilita lo sviluppo delle nuove tecnologie indispensabili per la filiera del trasporto spaziale nei prossimi decenni.

Alla presentazione del progetto, che si è svolta al Poligono Sperimentale di addestramento interforze di Salto di Quirra (PISQ) hanno preso parte l’amministratore delegato di Avio Giulio Ranzo, il Generale di Brigata Aerea Davide Marzinotto, il presidente del Consiglio regionale della Sardegna Michele Pais, il Generale Francesco Olla, Comandante del comando militare Esercito Sardegna.

Presenti anche molte autorità militari e civili e attori chiave del mondo dell’aerospazio tra cui il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Giorgio Saccoccia, il responsabile dei programmi di volo del Trasporto spaziale Esa Stefano Bianchi, il presidente del Distretto aerospaziale Sardegna Giacomo Cao e Luca Andreoli, Direttore generale di Difesa servizi, la società in house del Ministero della Difesa attraverso cui Avio ha stipulato il contratto per l’affidamento dell’area di 68mila metri quadrati proprietà del PISQ e oggi sede del SPTF.

Taglio del nastro, dunque, per il nuovo insediamento industriale e, in particolare, per il banco di prova LRE (Liquid Rocket Engine) destinato all’esecuzione di test per lo sviluppo e la qualifica di propulsori spaziali di nuova generazione, a basso impatto ambientale e basati su propellenti criogenici ad ossigeno liquido (LOx) e metano liquido (LNG).

Panoramica del nuovo sito (foto ufficio stampa)
Panoramica del nuovo sito (foto ufficio stampa)
Panoramica del nuovo sito (foto ufficio stampa)

IL PROGETTO – “La propulsione liquida a metano è la nuova frontiera di performance e compatibilità ambientale e il cuore dello sviluppo del Vega E, una versione potenziata del Vega C che volerà per la prima volta nel 2022”, ha spiegato Giulio Ranzo. “Proprio qui all’SPTF inaugurato oggi, entro fine anno testeremo il nuovo terzo stadio superiore criogenico ossigeno-metano liquido (M10) grazie al quale il Vega E sarà non solo più flessibile, conveniente e performante ma anche più green. Per lo sviluppo di questo nuovo lanciatore recentemente abbiamo firmato con l’Agenzia spaziale europea un contratto da 118,8 milioni di euro: per la Sardegna un ruolo cardine nel mondo dell’aerospazio a livello internazionale”.

Con l’inaugurazione del banco di prova LRE si conclude anche la prima fase del progetto SPTF che ora proseguirà con un impianto per la realizzazione di componenti in carbon-carbon. In parallelo e come parte integrante del Progetto SPTF, le attività d’ingegneria si svolgeranno nella sede operativa centrale AVIO in Sardegna, a Villaputzu.

Proprio a Villaputzu nel pomeriggio, Avio insieme al Distretto Aerospaziale Sardo (DASS) e al Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio (CTNA) hanno organizzato il convegno “La propulsione spaziale: gli scenari futuri per l’accesso allo spazio” per fare il punto con esperti del Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (CIRA), dell’ASI e delle Università la Sapienza e Politecnico di Milano sullo stato della ricerca e sulla creazione di competenze e infrastrutture necessarie ad abilitare futuri scenari per l’accesso allo Spazio.

(Unioneonline/v.l.)

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