Silvio Berlusconi è morto oggi all’età di 86 anni. Sono tante le reazioni dal mondo della politica, da quella internazionale a quella locale. In Ogliastra il Cavaliere era stato in visita in due occasioni: la prima, nel 1999, ad Arbatax, la seconda, tre anni dopo, al porto turistico di Santa Maria Navarrese con successiva passeggiata sul lungomare, fino a Tancau, frazione a mare di Lotzorai, con tanto di aperitivo al ristorante Il Gabbiano. Nello scalo sbarcò a bordo della barca che si chiamava “Principessa vai via”. Tanti sono stati i suoi sostenitori che, nel 1994, nella terra della longevità avevano sposato il progetto politico di Forza Italia, la vera creatura del Cav. 

Angelo Stochino è stato forzista della prima ora. L’attuale sindaco di Arzana, che ha seguito Berlusconi nella fusione con il Partito delle libertà, ripercorre l’epopea del leader di Forza Italia: «La morte di Berlusconi rappresenta sicuramente per molti che hanno fatto attività politica la scomparsa di un uomo che ha saputo imporre metodi nuovi di confronto politico e di formazione. A dispetto dei detrattori - sostiene Stochino - è stato un fenomeno sia come uomo politico sia come imprenditore: nel bene e nel male è stato il fondatore di una nuova destra italiana e di una nuova politica, con ambizioni liberiste e a tratti populisti copiata come scuola politica nell’universo mondo. Ritengo che il suo colpo di maestro più grande sia stato nel 2007 quando salì sul predellino in piazza San Babila e annunciò la nascita del Popolo della libertà».

C’era anche Stochino, il giorno in cui Berlusconi arrivò all’aeroporto di Tortolì a bordo del suo elicottero proveniente da Villa Certosa insieme a Pietro Pittalis, attuale deputato di Forza Italia, e Romano Comincioli, ex fedelissimo di Berlusconi scomparso nel 2011. «Lo voglio ricordare lucido e brillante nelle serate di formazione politica dell’autunno 2000, quando in qualità di giovane coordinatore di Forza Italia ascoltavo dai banchi della sala formazione di Forza Italia uomini dello spessore di Giuliano Urbani, Giorgio Bernini, Beppe Pisanu, Franco Frattini e Giulio Tremonti che parlavano di pubblica amministrazione, di urbanistica e gestione della cosa pubblica, sicuramente ben altra cosa, rispetto alla Forza Italia che ho visto gli ultimi anni tra olgettine, deputati e senatori che mai avrei nominato nella mia Giunta comunale ad Arzana».

Angelo Stochino, attuale sindaco di Arzana (foto concessa)
Angelo Stochino, attuale sindaco di Arzana (foto concessa)
Angelo Stochino, attuale sindaco di Arzana (foto concessa)

Ma nulla rinnega, Stochino: «Da buon arzanese e ogliastrino legato alla lealtà e alla riconoscenza, non rinnego niente dei 27 anni passati a votare Forza Italia, ringrazio questo grande uomo per aver saputo colmare un vuoto dei moderati lasciato in Italia dopo la scomparsa della Democrazia cristiana. Silvio con le sue aziende e con la creazione della nuova destra italiana vivrà per sempre, a quelli che oggi gioiscono per la sua morte dico che la gioia maligna è l’antitesi dell’empatia».

Mimmo Lerede, anestesista-rianimatore dell’Asl Ogliastra, è stato fedelissimo di Forza Italia sino a qualche tempo fa. Era tesserato dal 1994. «Silvio Berlusconi - dichiara l’ex sindaco di Tortolì - è stato una persona di elevata caratura nazionale e internazionale. Si poteva essere d’accordo o meno con lui, ma il valore dello statista o del politico non si può mettere in dubbio. Ha contribuito al cambiamento di abitudini e mentalità di noi italiani».

Mimmo Lerede, medico ed ex sindaco di Tortolì (foto Secci)
Mimmo Lerede, medico ed ex sindaco di Tortolì (foto Secci)
Mimmo Lerede, medico ed ex sindaco di Tortolì (foto Secci)

Pietro Pittalis ricorda che il Cav «amava la Sardegna e per lui l’Ogliastra era il paradiso, con il suo mare cristallino».

Chi ha fatto squadra in Forza Italia sin dagli albori è stato Giancarlo Serra, imprenditore nel settore del divertimento ed ex sindaco di Lotzorai. «Il presidente ha creato un nuovo modo di fare politica, inizialmente individuando le persone attraverso canali diversi da quelli che erano la consuetudine fino a quel momento. Era un uomo instancabile, una mente illuminata. Gli bastavano dieci minuti di riposo per ripartire più forte di prima».

Chi ha vissuto lunghe stagioni in Forza Italia è stato Angelo Cucca, ex consigliere azzurro, professione commercialista. Lui del partito fa ancora parte, con l’incarico di responsabile regionale Seniores: «Ogni volta che lo incontravo, in occasione di appuntamenti elettorali, mi infondeva sempre coraggio. È stato un grande uomo politico, un grande statista e un imprenditore modello. Una persona intelligente: come lui ce ne saranno poche».

Virgilio Corgiolu, giovane esponente del centrodestra, originario di Tortolì ma trasferitosi a Roma per motivi professionali, ha incontrato spesso il Cav nelle sue residenze romane. L’imprenditore del settore immobiliare racconta un aneddoto di qualche tempo fa: «Una sera a Palazzo Grazioli incontrai il presidente Berlusconi. Parlavamo di calcio, da appassionati. Chiesi al presidente se avremmo mai visto la sfida Milan-Monza in Serie A e lui disse che prima di morire avrebbe voluto vedere il Monza nel massimo campionato. Esattamente un anno fa ci fu la storica promozione in A dei brianzoli. Ecco, la storia ha detto che ancora una volta aveva ragione lui».

Battista Corda, ristoratore di Tortolì, anch’egli forzista della prima ora, traccia un quadro amorevole di Silvio Berlusconi: «Era una persona perbene, di gran cuore, molto generosa e che teneva davvero all’Italia. Il suo pensiero è stato quello di far star bene gli italiani. Il Paese perde una persona molto importante».

Mauro Pilia, sindaco di Tortolì dal 2000 al 2005 con tessera di Forza Italia in tasca, racconta alcuni aneddoti: «Un grande presidente del Consiglio. Aveva nominato ministro degli Interni Beppe Pisanu con il quale avevamo un contatto diretto. Di Berlusconi custodisco, in un quadro appeso nel mio studio, un messaggio di auguri scritto di suo pugno per le festività natalizie. Ecco, questo fa capire lo stile di Silvio Berlusconi che non trascurava neppure il sindaco di una piccola comunità. All'aeroporto di Tortolì mi fu presentato da Pietro Pittalis, che gli disse: "Presidente, questo è il futuro sindaco di Tortolì". Sette mesi dopo venni eletto».

Franco Ammendola, attuale presidente del Consorzio industriale: «Il presidente aveva un grande senso di umanità, era una persona molto pratica che offriva sempre la propria disponibilità. Ha segnato la storia del nostro Paese: è stato un grande statista che mancherà all'Italia».

Franco Tegas, ex sindaco di Talana e imprenditore nella grande distribuzione alimentare, è stato legato a Berlusconi su tre ambiti in cui il Cav ha avuto successo: politico, imprenditoriale e sportivo: «È stato un grande imprenditore che ho conosciuto ancora prima della politica perché era proprietario della catena Standa cui la nostra famiglia era affiliata con il supermercato. Poi da milanista ho conosciuto l'epopea del club che aveva condotto in vetta al mondo e dopodiché ho condiviso anche il percorso in Forza Italia».

All’epoca della visita ad Arbatax, il sindaco di Tortolì era Franco Ladu, politicamente agli antipodi di Berlusconi. Al Cav il docente in congedo riconosce «di aver inventato un partito molto grosso», ma secondo lui il «berlusconismo ha condizionato negativamente la sinistra, per la continua ricerca di un capo carismatico come lo è stato lui per la destra».

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