“Un albero per il Futuro”: due talee di Falcone piantate a Nuoro, tra scuola e giustizia
L’incontro organizzato nel palazzo di Giustizia per commemorare il 33° anniversario della strage di CapaciPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"Ma voi non avete paura?”. È questa la domanda, diretta e disarmante, che uno degli studenti della scuola media “Pietro Borrotzu” ha rivolto al presidente del Tribunale di Nuoro, Mauro Pusceddu, e alla presidente della sezione penale, Elena Meloni, durante l’incontro organizzato questa mattina nel palazzo di Giustizia per commemorare il 33° anniversario della strage di Capaci nella giornata della legalità.
La risposta della dottoressa Meloni è stata chiara: «Il coraggio fa parte di questo lavoro. Se c’è una decisione scomoda da prendere, non puoi tirarti indietro. Il nostro compito è prendere la decisione giusta, non quella più facile». Il presidente Pusceddu ha rilanciato con una riflessione forte: «Se Falcone e Borsellino si fossero fatti i fatti loro, oggi sarebbero vivi. Ma noi vivremmo in un posto peggiore. Anche Pietro Borrotzu, al quale è intitolata la vostra scuola, non ha avuto paura di scegliere: ha preso una decisione che gli è costata la vita, ma ha reso tutti noi più liberi». Queste parole sono state il cuore pulsante di una giornata intensa e significativa, che ha unito giustizia e scuola nel segno della legalità e della memoria. L’iniziativa si è svolta nell’ambito del progetto nazionale “Un albero per il Futuro”, promosso dal Ministero della Transizione Ecologica insieme al reparto carabinieri Biodiversità.
La mattina si è aperta con la piantumazione di una talea del Ficus di Falcone nel giardino della scuola “Borrotzu”, alla presenza della dirigente scolastica Josepha Serusi, dei docenti Simona Soro e Giovanna Moro, e degli studenti delle classi coinvolte. La pianta, prelevata dal ficus che cresce davanti alla casa palermitana del magistrato assassinato nel 1992, è diventata un simbolo nazionale della legalità.
Poco dopo le 11, una seconda talea è stata piantata davanti al Tribunale di Nuoro, in un’aiuola realizzata con la collaborazione dei detenuti della casa di reclusione di Mamone. Accanto alla pianta, è stata collocata una targa commemorativa in memoria di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti della scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani. Poco prima gli studenti hanno partecipato a una visita guidata all’interno del Tribunale, accompagnati dal giudice Meloni, che ha spiegato il funzionamento della giustizia e il ruolo costituzionale dei magistrati. Il presidente del Tribunale ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento, in particolare il reparto carabinieri Biodiversità, il corpo Forestale, l’agenzia Forestas, e la casa di reclusione di Mamone, sottolineando l’importanza di una collaborazione tra istituzioni, scuola e comunità.
«Con il gesto simbolico di piantare un albero, le istituzioni di giustizia e di educazione del territorio – ha dichiarato – hanno voluto coltivare la memoria e seminare futuro, dimostrando che la legalità è una radice viva che cresce ogni giorno nel terreno della coscienza civile».