Dopo l’annuncio della sospensione delle attività di Chirurgia e Ortopedia al San Francesco di Nuoro per la carenza di personale sanitario, nel capoluogo barbaricino inizia la mobilitazione.

L'associazione "Vivere a colori" ha promosso un presidio permanente "almeno fino a che non ci saranno risposte da parte della Regione" con un camper parcheggiato in piazza Vittorio Emanuele, presidiato da attivisti e cittadini che sollecitano interventi urgenti. E anche i rappresentanti del partito dei Rosso Mori hanno annunciato un sit-in di protesta di fronte alla chiesa delle Grazie nel capoluogo barbaricino, sabato 23 ottobre alle 17.

I promotori delle due manifestazioni raccolgono tutte le forze in campo contro lo smantellamento dell'ospedale San Francesco, un tempo terzo polo della Sardegna e ora ridotto a reparti fantasma con pochissimo personale.

"Ci opponiamo con fermezza allo smantellamento del sistema sanitario del territorio che sta rendendo impossibile curarsi anche in situazioni di particolare gravità - spiegano i rappresentanti dei Rosso Mori - e confidiamo nella partecipazione di tante persone al sit-in".

Nel frattempo a Oristano il Comitato per il diritto alla salute manifesterà lunedì 25, dalle 10.30 alle 13, di fronte all'ospedale San Martino in solidarietà con il sindacalista che aveva diffuso una foto con le buste ai piedi al posto dei calzari protettivi per denunciare la carenza di dispositivi di protezione e che ora è destinatario di un provvedimento disciplinare.

Altro fronte aperto ieri è quello del Cto di Iglesias, che, come ha denunciato il leader dell'Udc Giorgio Oppi in Consiglio regionale, "chiuderà nell'arco di dieci giorni" per carenza di medici. 

(Unioneonline/v.l.)

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