Rapina (fallita) alle Poste di Brunella: domiciliari con braccialetto per il duo
Al loro arrivo nell’ufficio avevano trovato i Carabinieri, che li tenevano d’occhio da ore. Stamattina l’interrogatorio di garanziaUna manciata di minuti, appena necessari per avvalersi della facoltà di non rispondere. È durato tanto questa mattina l'interrogatorio di garanzia per Angelo Mulas e Matto Sanna, i due olienesi accusati della tentata rapina di tre giorni fa all’ufficio postale di Brunella, frazione di Torpè e sventata dai carabinieri.
Il gip del tribunale di Nuoro, Giovanni Angelicchio, ha convalidato l'arresto di Mulas (difeso dall'avvocato Giuseppe Floris) arrestato immediatamente dai militari intervenuti per una segnalazione di movimenti sospetti, confermando per lui gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. Convalida del fermo anche per Sanna, compaesano di Mulas, che in un primo momento era riuscito a dileguarsi nelle campagne , ma dopo una imponente caccia all'uomo era finito in carcere. Il gip, su richiesta del legale, l'avvocato Sebastiano Costa, ha concesso a Sanna che da venerdì era finito nel carcere a Badu e Carros, gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico.
Mulas si era arreso subito ma Sanna, per tentare di sfuggire all'arresto, quando ha visto i carabinieri si era gettato in mezzo alla vegetazione. I due erano stati sorpresi dai militari della compagnia di Siniscola nel momento in cui stavano per varcare l’ingresso dell’ufficio postale, poco dopo mezzogiorno. Da quel momento ne era nata una caccia all’uomo, con decine di militari che per tentare di acciuffare il fuggiasco avevano istituito numerosi posti di blocco facendo decollare da Olbia anche l’elicottero dell’Arma.