Tutti assolti con la formula piena perché il fatto non sussiste. Si è concluso nel tardo pomeriggio il processo per abuso d’ufficio che vedeva tra gli imputati l’ex sindaco di Lodine, Francesco Bussu, insieme a Gianluigi Marchi, Carmine Pirisi, Pasquale Pinna e Salvatore Lai.

Secondo l’accusa, Bussu e altri tecnici del Comune e del Bim Taloro, avrebbero accolto e finanziato progetti di recupero di case del centro storico che non avrebbero dovuto essere finanziati perché arrivati fuori dai termini previsti dal bando.

Il collegio presieduto dal giudice Giorgio Cannas (a latere Tommaso Bellei e Sara Perlo) ha ritenuto che i reati non sussistessero prosciogliendo da ogni accusa amministratori e tecnici difesi dagli avvocati Pasquale Ramazzotti, Gianluigi Mastio e Gianluca Sedda.

Il pubblico ministero Tommaso Giovannetti aveva sollecitato la condanna a 8 mesi solo per Bussu. L’inchiesta era partita anni fa quando alcuni residenti nei comuni del Bim Taloro si erano lamentati di essere stati esclusi dal bando e di non aver avuto accesso agli atti.
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