Per il Cpr di Macomer sarà istituito l'organismo di raccordo e di controllo
Botta e risposta nella cittadina sulla realtà del centro regionale di permanenza e rimpatrio dei migrantiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Per il Cpr di Macomer c'è il via libera della Prefettura per istituire in tempi brevi un organismo di raccordo tra la Regione, la stessa Prefettura, il Comune di Macomer e la Ors Italia che gestisce il centro regionale di permanenza e rimpatrio dei migranti irregolari, che è stato aperto il 18 gennaio scorso.
Un organismo che fa parte integrante del patto firmato al ministero due anni fa e che sarà istituito anche alla luce di quanto starebbe accedendo all'interno della struttura (disordini e quant'altro, però nulla trapela e in merito non ci sono conferme), che sta creando comunque forti tensioni e polemiche nella cittadina.
"Il Cpr doveva essere il volano di sviluppo dell'economia locale - dice Riccardo Uda, del gruppo Uniamoci per Macomer - ma si sta rivelando una bomba sociale, dentro e fuori".
Il sindaco facente funzioni risponde alle polemiche e accuse con un lungo comunicato. "Intanto non permetto a nessuno di screditare la città, di creare falsi malumori inesistenti e allarmismi inutili dei quali la comunità non ha certo bisogno. Andiamo avanti con l'organismo di raccordo. Il Prefetto ha garantito l'impegno per l'avvio immediato dell'organismo, in base agli accordi importanti e sensibili, che sono frutto di impegno, lavoro, interlocuzioni a tutela del territorio e dei diritti umani, che insieme ai principi di accoglienza, solidarietà e protezione risultano, per la nostra comunità, valori irrinunciabili e non negoziabili. Il Comune dimostra ancora una volta che l'attenzione è al massimo, e che ognuno deve svolgere il suo compito in base ai diversi ruoli e competenze e appena verrà istituito l'organismo di controllo, il Comune di Macomer farà senza dubbio la sua parte".