«Non sapevo nulla, ho appreso la notizia dal giornale, e mi è subito venuto in mente che chi quella notte ha esploso le fucilate contro la mia casa, oggi è libero. È inquietante, la storia sembra un giallo all'italiana. Ma si sa, fare il sindaco non conviene, e io lo sconsiglio vivamente, l'ho già fatto».

È calmo ma amareggiato l'ex sindaco di Ottana Giampaolo Marras, all'indomani della clamorosa sentenza della Cassazione.

La Corte suprema ha assolto in via definitiva Roberto Fenudi, l'analista chimico che sino a lunedì era ritenuto il mandante dell'attentato in cui, il 24 settembre del 2010, venne presa di mira con tre fucilate la casa dell'ex primo cittadino; Yuri Sedda e l'allevatore di Noragugume Giampiero Argiolas, ucciso a fucilate il 20 novembre scorso, sino a lunedì ritenuto l'esecutore dell'intimidazione.

L'unico condannato, in via definitiva a 7 anni, è Maurizio Sedda, mentre per il nipote Yuri assolto per le fucilate esplose contro l'abitazione, è stato disposto un nuovo processo per le bombe in Comune.
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