Una lettera aperta a difesa di uno dei reparti cruciali dell’ospedale nuorese, oggi fortemente a rischio e con un futuro denso di dubbi e paure. Il sindaco di Nuoro Andrea Soddu scrive al super manager della Sanità in Sardegna Fulvio Moirano.

“Come sindaco della città di Nuoro mi faccio portavoce della preoccupazione dei medici e del personale di neurochirurgia che lamentano da tempo disagi e malfunzionamenti di un reparto al collasso, messo in ginocchio da personale insufficiente e varie carenze che rischiano di ripercuotersi, non senza gravi conseguenze sulla pelle dei cittadini bisognosi di cure.

Neurochirurgia è un’eccellenza del presidio ospedaliero nuorese: ogni anno vengono eseguiti 600 interventi di grossa chirurgia, un bacino d’utenza molto vicino a quello dei poli di Cagliari e Sassari, tutta la patologia cranica e vertebrale nel centro-nord Sardegna è gestita a Nuoro. Per una mole di lavoro così grande il personale medico è largamente insufficiente: a Nuoro operano 5 medici, uno di questi andrà in pensione a breve e non opera più, un altro ha la 104. Va da sé che davanti a una situazione di malattia o altri imprevisti il personale si riduce all’osso, rendendo impossibile lo svolgimento dell’attività programmata con enormi disagi per i pazienti, costretti a vedersi posticipare visite e interventi”, rimarca Soddu nella missiva. “La situazione è insostenibile e occorre porre rimedio con nuove assunzioni, anche a tempo determinato per far sì che Nuoro non perda una risorsa preziosissima.

Poi la conclusione. “Egregio direttore, non è tempo per fare dietrologie e tornare sui soliti discorsi di un centro Sardegna fortemente penalizzato a beneficio di altre zone, anche nel settore sanitario i casi non mancano, è arrivato il momento di agire e con estrema urgenza per evitare situazioni indegne di un paese moderno e civile. Il primo requisito per un’assistenza sanitaria di livello è la tutela delle condizioni lavorative del personale, sono sicuro che lei terrà conto di questo aspetto e che a queste parole darà pronto riscontro venendo incontro ai bisogni del reparto”.
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