Era uno dei quattro ragazzi sardi in gara, nell’ambito appuntamento di Ercolano. Alla fine Francesco Secci è riuscito a ottenere il secondo posto alle Olimpiadi d’italiano, nella categoria junior, in quella manifestazione giunta alla 13esima edizione e organizzata dal ministero dell’Istruzione. Lo studente del liceo Scientifico e Linguistico Enrico Fermi di Nuoro, classe seconda C, ha conquistato l’importante traguardo grazie a un’ottima prova svolta a distanza.

Test complesso

È stato superato con brillantezza da quel ragazzo che ogni giorno riempie d’orgoglio la sua docente d’italiano, Luisa Sirigu. Francesco Secci si è cimentato con un compito articolato su tre prove: un riassunto, corredato da un questionario, su un articolo di Focus incentrato sull’utilità educativa della ricreazione; l’elaborazione di un testo informativo e funzionale sulla base di due foto di Dorothea Lange sull’emigrazione negli Stati Uniti; un testo creativo su un anacronistico reportage riguardante il ritorno di Marco Polo a Venezia. «Il liceo Scientifico ha il pregio di formare gli studenti in maniera equilibrata sia nelle materie scientifiche sia in quelle umanistiche, come dimostra il secondo posto nella gara nazionale dei “campionati d’italiano” - dice la dirigente della scuola nuorese, Mariantonietta Ferrante -. Sono orgogliosa dei risultati degli studenti e del lavoro dei docenti».

Lo studente

Francesco Secci non nasconde la sua gioia. Al tempo stesso, accoglie il risultato con umiltà e svela le sue passioni: «Sogno di raggiungere il successo come cantante e chitarrista, di poter vivere di musica insieme alla mia band», racconta. E sul suo rapporto con la scrittura, candidamente ammette: «Non ho mai apprezzato molto scrivere, specialmente a causa delle continue critiche che mi venivano rivolte, da bambino, sulla mia calligrafia. Ero molto perfezionista e poco autoironico, meno male sono cambiato».

Tradizione radicata

Non solo l’exploit di Francesco Secci. La scuola barbaricina, la più frequentata del capoluogo, ha sempre avuto un rapporto fruttuoso con le Olimpiadi d’italiano. Nel 2013 anche l’alunno Alessandro Bullitta aveva centrato il secondo posto nella gara finale.

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