Oliena, muore tre mesi dopo l’aggressione del figlio. Il medico legale: «Evento causato dalle ferite subite»
La donna era stata colpita con l’accetta alla testa. Per il figlio è stata esclusa l'infermità mentalePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
C’è una concausa tra la morte all’inizio dell’anno di Luigina Fois, ottantottenne di Oliena, e l’aggressione subita per mano del figlio, Salvatore Franceschi, 58 anni, nel novembre dell’anno scorso. La donna è morta tre mesi dopo l’aggressione in una Rsa di Padru dove era stata trasferita dopo essere stata dimessa dall’ospedale San Francesco di Nuoro.
A dirlo questa mattina il medico legale Nicola Lenigno, incaricato in un incidente probatorio dal gip del Tribunale di Nuoro, Mauro Pusceddu, su richiesta del sostituto procuratore Riccardo Belfiori, di verificare se ci fosse un legame o una concausa tra la morte della Fois che era stata aggredita dal figlio con una accetta.
Franceschi, per ora detenuto in carcere con l’accusa di tentato omicidio, vedrà aggravare la sua posizione. Gli atti, infatti, tornano al Pm per le disposizioni del caso, che dopo la perizia del medico legale, non potranno che vedere tramutare l’accusa da tentato, ad omicidio. Infatti per l’uomo è stata esclusa l’infermità: in una perizia psichiatrica redatta dalla psichiatra Claudia Granieri è stato giudicato capace di intendere e volere.
Fabio Ledda