I difensori Daniele Succu e Maurizio Scarparo hanno chiesto davanti al giudice monocratico del tribunale di Nuoro Filippo Orani il patteggiamento per il loro assistito Luciano Carroni, sindacalista ed ex vigile urbano, accusato di aver provocato «per negligenza, imprudenza e violazione delle norme contro gli infortuni sul lavoro» la morte di Mario Sini, operaio di 66 anni, impegnato in alcune ristrutturazioni in nero nella sua abitazione.

Il giudice si è riservato di valutare l'ammissibilità della richiesta e ha aggiornato l'udienza al 28 febbraio prossimo. Secondo il pm Riccardo Belfiori, Carroni, nell'aprile di due anni fa, aveva incaricato la vittima di svolgere lavori di manutenzione della canna fumaria, di muratura e tinteggiatura della facciata della sua abitazione di via Gavino Lai, nonostante Sini fosse privo di qualifica e competenze e non fosse iscritto alla Camera di Commercio.

Il trabatello usato per l'esecuzione di questi lavori non era a norma e all'improvviso si era rovesciato provocando la caduta dell'operaio da un'altezza di 7 metri: un volo risultato fatale. A Carroni viene contestato il reato di omicidio colposo: avrebbe violato diverse norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro non verificando l'idoneità professionale dell'operaio né se stesse utilizzando strumenti e impalcature adeguate. La moglie e i figli della vittima si sono costituiti parte civile con gli avvocati Francesco Lai e Piera Pittalis.

(Unioneonline/D)

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