Anpi e Comune a Nuoro separati in casa alle celebrazioni del 25 Aprile. 

Due le manifestazioni organizzate distintamente. Il motivo? Il mancato coinvolgimento negli eventi organizzati dal Comune, come denunciato dall'Anpi nei giorni scorsi. Per questo l'Associazione nazionale partigiani d'Italia ha celebrato la Festa della Liberazione dal nazifascismo alle 11 davanti al cimitero comunale dove è stata deposta una corona di fiori davanti alla lapide del partigiano Antonio Mereu.

Da qui è partito un corteo che ha toccato luoghi simbolo della città dove è stato deposto un fiore rosso ribadendo, come ha spiegato il presidente dell'Anpi locale Graziano Pintori, il no a tutte le guerre.

L'amministrazione comunale ha invece celebrato il 25 Aprile nel sacrario militare del cimitero alla presenza del sindaco Andrea Soddu, del prefetto Luca Rotondi, del viceministro Alessandra Todde e dei rappresentanti delle istituzioni civili e militari cittadine.

"Un 25 Aprile dal sapore particolare - ha esordito il sindaco - perché per la prima volta dopo oltre 70 anni assistiamo a una guerra nel cuore dell'Europa, con una nazione che resiste a un'invasione. Più di altre volte, oggi sentiamo vivo il significato della giornata in cui commemoriamo la liberazione dell'Italia dal nazifascismo. Davanti ai nostri occhi - ha continuato Soddu - abbiamo una realtà che ci richiama alla necessità e all'impegno, come rappresentanti delle istituzioni e come cittadini di questo splendido Paese che è l'Italia, a coltivare la memoria. La memoria del sacrificio compiuto dai nostri nonni e genitori per garantire a noi di poter circolare liberi, esprimere liberamente le nostre opinioni e avere un sistema di istituzioni a difesa della democrazia, schiacciata durante l'esperienza fascista".

La commemorazione è poi continuata nella sala consiliare del Comune con la conversazione "Con il piede straniero sopra il cuore. I Caduti nuoresi nella guerra di Liberazione: deportati, internati, partigiani".

(Unioneonline/D)

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