Con “Non solo orti”, il progetto del centro di aggregazione naturale e degli orti sociali, avviato con successo dal Comune di Macomer nel 2015, cresce e si arricchisce coinvolgendo la comunità in molteplici iniziative.

Il programma presentato ai cittadini presso il Centro Unla, prevede infatti l’incremento dei lotti di terreno da assegnare ai cittadini, numerosi incontri formativi (in collaborazione con le Agenzie Agris e Laore e l’Istituto Superiore Satta), convegni, fiere, laboratori e degustazioni.

Gli orti, che sorgono in un’area adiacente alla mostra zootecnica nel monte di Sant’Antonio, si estendono per circa tre ettari di terreno divisi attualmente in 20 lotti da 400 metri quadri.

Un’iniziativa che coniuga cultura del fare, produzione a km zero, aggregazione sociale e strumenti di sostegno per le famiglie piegate dalla crisi.

«Siamo molto soddisfatti dei risultati del progetto sperimentale e abbiamo messo a disposizione altri 5 appezzamenti (oltre i 20 attuali) in base alle richieste ricevute», afferma Rossana Ledda, vicesindaca promotrice degli orti. «Il nuovo progetto vuole rendere gli orti e quel sito più sentiti e goduti dalla nostra comunità per condividerne il benessere. Oltre a proseguire con la formazione specifica, apriremo le iniziative alla città, alla valorizzazione e trasmissione delle competenze specifiche con una bella armonia condivisa».

Numerose le attività svolte in questi anni. «Il Comune ha organizzato i corsi di aggiornamento, le visite di bambini e anziani, e gli ortolani hanno dimostrato da subito un grande entusiasmo per un’iniziativa che stimola la reciprocità, la socialità, il ritorno alla terra, la promozione del km zero e della salute».

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