Scoppia nel Marghine l'ira delle donne dei pastori.

La rivolta parte da Silanus, alla quale si uniscono le donne di Sindia e Ottana, oltre quelle degli altri paesi del territorio.

Agguerrite come non mai, sono pronte alla grande marcia su Cagliari.

Una lotta che diventa aspra, contro le lungaggini burocratiche della Regione, che stanno ostacolando la distribuzione dei 45 milioni di euro di indennizzi, destinati al comparto ovi-caprino.

"Dovevamo vedere il sole, invece ci ritroviamo nel buio più completo - scrivono in un documento le donne di Silanus - scendiamo in campo accanto ai nostri mariti e ai nostri figli, per tutelare le nostre aziende, che costituiscono la nostra vita quotidiana e il futuro dei nostri figli".

Francesca Del Rio, insegnante elementare di Sindia, diventa leader del movimento femminile dei pastori e dice: "La responsabilità delle morosità con l'Inps è nostra, nostra di noi donne mogli, figlie e madri dei pastori, costrette a far fronte a un'emergenza causata in primis da programmazioni sconsiderate di altri, che hanno portato a un deprezzamento dei nostri prodotti. La colpa è nostra che abbiamo dato precedenza alle priorità destinando quei pochi soldi a sostenere i bisogni primari delle nostre famiglie, dei nostri figli e del nostro bestiame. La colpa è nostra che a volte abbiamo dovuto pagare le assicurazioni dei mezzi necessari a raggiungere gli ovili, le bollette della luce o i medicinali necessari a curare le greggi. L'assessore regionale ha tradito e ha strumentalizzato l'unica opportunità che ci poteva salvare, ma noi a quei soldi non possiamo rinunciare e non rinunceremo".

Tutte sono pronte alla grande marcia su Cagliari prevista per il 31 ottobre prossimo.

"UN GRAN PASTICCIO":

LA GUERRA DEI PASTORI:

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