Nel Marghine ci sono 12 posti disponibili per l'accoglienza straordinaria dei migranti.

Dieci sono a Macomer e due a Bolotana, in parte in bed and breakfast e anche presso qualche famiglia.

Per far fronte all'emergenza, anche alla luce dell'ultimo sbarco al molo Ichnusa di Cagliari, otto comuni del Marghine su dieci hanno dato la disponibilità per l'accoglienza fondata su principi di proporzionalità territoriale, appropriatezza e sostenibilità, ma soprattutto volontarietà.

Macomer e il Marghine (esclusi due soli comuni) hanno però pronto un progetto e si preparano a partecipare al bando Sprar (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati).

"Su questo progetto - dice il sindaco Antonio Succu - stiamo lavorando da oltre un anno, alla fine di questo percorso saremo pronti ad aprire le porte".

Ovviamente servono risorse e queste arriveranno dal fondo nazionale per il diritto di asilo.

I finanziamenti saranno concessi tramite bando, che non prevede una graduatoria, ma sarà a sportello.

L'obiettivo degli otto comuni del Marghine è quello di governare il fenomeno e non avere imposizioni e numeri impossibili da gestire.

Il Prefetto di Nuoro ha già dato la disponibilità a venire incontro alle esigenze dei comuni, mettendo a disposizione i tecnici.

Il consigliere comunale di Macomer Fabio Masala, incaricato dal sindaco per governare l'accoglienza dei migranti, annuncia la preparazione delle delibere che ogni consiglio comunale del territorio dovrà approvare nei prossimi giorni.

"Per l'adesione alla rete Sprar, stiamo lavorando interloquendo con l'Anci e col Prefetto di Nuoro - dice Fabio Masala - Siamo ottimisti".
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