Il servizio del Giudice di Pace, avviato all'inizio dell'anno, sarà attivo anche nel 2018.

Lo ha deliberato l'assemblea dell'Unione di Comuni Marghine, che ha sostenuto i costi di avvio e di gestione, con il Comune di Macomer che ha concesso i locali di piazza Sant'Antonio, dove il giudice operava fino al 2013, assieme alla sezione staccata del tribunale di Oristano.

I Comuni del Marghine, dopo che si sono fatti carico di tutte le spese complessive inerenti la gestione, in particolare per la riattivazione del servizio, hanno rinnovato l'impegno anche per il prossimo anno.

Dall'analisi fatta dai Comuni, i costi di gestione per il 2018, superati gli investimenti di avvio, risultano più bassi di quest'anno.

"Comunque un sacrificio - dice il presidente Antonio Succu - di cui l'Unione dei Comuni si deve far carico per far fronte a una negligenza dello Stato, che due anni prima aveva cancellato questo servizio".

Il servizio si estende anche alla Planargia, ai Comuni confinanti della provincia di Sassari, al Guilcier e Montiferru, nonostante l'Unione dei Comuni di questi territorio non abbia aderito ai costi di gestione.
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