La colonia penale di Mamone è stretta nell’isolamento.

Cresce l’allarme tra il personale di Polizia penitenziaria per quanto accade in queste nel carcere tra Onanì e Bitti.

Lo denuncia con decisione un comunicato del segretario della Cisl Giovanni Villa: "Non siamo messi nelle condizioni di poter affrontare qualsiasi tipo di emergenza che si potrebbe venire a creare considerata la grave perturbazione atmosferica che in queste ore ha colpito gran parte della Sardegna", spiega l’agente sindacalista in una nota.

"Più volte, dalle prime ore del mattino, abbiamo provato a metterci in contatto con la Colonia ma il tutto con esito negativo, tutte le linee telefoniche fisse sono saltate e quelle mobili non danno segnale.

Da tempo segnaliamo questo tipo di disservizio, nella maggior parte dei casi basta un piccolo acquazzone per far saltare le linee figuriamoci in condizioni metereologiche di questa entità.

Purtroppo sembra che l’evento calamitoso del 2013 all’amministrazione penitenziaria pare non abbia insegnato niente>. Per quanto riguarda la nuova condizione di isolamento la Cisl ci tiene a rimarcare che si tratta ormai di una costante e poco è servito finora farla presente all’amministrazione.

Parole al vento che invece occorrerebbe tenere in debita considerazione rimarca ancora Villa per il quale la misura è ormai colma.

"Riteniamo sia necessario un autorevole intervento da parte del Signor Prefetto di Nuoro, una struttura dello Stato, e tutto ciò che essa comporta, ed in questo caso parliamo di un Istituto penitenziario, non può e non deve convivere perennemente in una condizione di emarginazione rispetto al mondo esterno.

Per il rappresentante della Cisl le condizioni della Colonia agricola sono peggiorate così come le condizioni di lavoro e di sicurezza. Gli agenti comunque non dimenticano il senso di responsabilità. "Avevamo programmato un sit-in per il 22 prossimo ma in rispetto alla visita del Vescovo abbiamo optato di rinviarlo ad altra data".
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