Dopo due giorni di maltempo nel Nuorese è arrivato il momento della conta dei danni.

A Dorgali la pioggia ininterrotta ha fatto salire il livello delle precipitazioni a 295 millimetri di acqua caduta nel territorio comunale: il dato rilevato dal Coc è il più alto dell'Isola. Nel triste bilancio, tra strade dissestate e danni ingenti, anche due pastori, ancora isolati con le loro greggi. Per raggiungerli stamattina la Coldiretti di Nuoro ha chiesto l'intervento del prefetto Giancarlo Dionisi. «Finché non scende il livello del rio Sa Oche, io e un pastore di Oliena non possiamo rientrare in paese - ha detto l'allevatore di Dorgali Francesco Carta –. Ci vorranno ancora quattro o cinque giorni prima che il livello dell'acqua scenda e che ci consenta di attraversare la strada, ma nel frattempo siamo senza mangime. La Coldiretti ha chiesto l'attivazione di un elicottero in Prefettura: chiediamo celerità perché le nostre pecore hanno bisogno di mangime subito».

Nel Comune, intanto, è tornata l'acqua potabile: ieri sera i dorgalesi erano rimasti senza a causa dell'allagamento delle pompe di sollevamento della sorgente di Su Gologone. Restano ancora chiuse la strada provinciale che da Cala Gonone porta a Cala Fuili mare a causa di alcune frane e la provinciale 46, tra Oliena e Dorgali, all'altezza del ponte di Oloé, il viadotto crollato durante l'alluvione del ciclone Cleopatra nel 2013, nella quale perse la vita il poliziotto di Nuoro, Luca Tanzi, e ora ricostruito.

Le intense piogge associate alle mareggiate hanno cancellato le spiagge di Cala Luna e Cala Sisine, nel golfo di Orosei, mentre l'apertura della foce del Cedrino verso il mare - decisa dal Consorzio di Bonifica su sollecitazione dei sindaci - ha messo in salvo la piana di Galtellì, Irgoli, Onifai e Orosei. Nella triste conta dei danni anche allagamenti e qualche frana anche in Ogliastra e a Nuoro, dove un muro è crollato su due auto.

(Unioneonline/v.f.)

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