Macomer, una notte tra le stelle nell'area archeologica di Tamuli
Ad affascinare il connubio perfetto tra teatro, musica, luoghi suggestivi e canti della tradizioneSotto il cielo limpido di Tamuli, l'area archeologica tra le più note e complete dell'Isola, la notte di stelle di San Lorenzo è diventata una notte anche di tradizioni, di arte, musica, teatro e canto, oltre che di valorizzazione della stessa area, che offre sempre delle suggestioni.
Ore intense di manifestazioni, vissute con gli occhi all'insù, ma tra quel connubio perfetto tra teatro, musica, canti della tradizione, cultura e soprattutto con l'osservazione del cielo, hanno mandato in visibilio centinaia di spettatori, giunti da tutte le parti dell'Isola, anche dalle spiagge di Villasimius, Costa Rei.
Decine di camper, qualche pullman e soprattutto tante auto, hanno portato su quell'area centina di persone, per assistere allo spettacolo, giunto alla XVI edizione, organizzato dalla cooperativa Esedra. Al tramonto sono entrati in scena i Boes e Merdules Bezzos di Ottana, con i loro antichissimi costumi e maschere, in una danza rituale, le cui origini si perdono nella notte dei tempi.
Quando finalmente nel cielo sopra Tamuli sono comparse le protagoniste della serata, le stelle, si è dato il via alla performance teatrale, "Canto alle stelle", con la manifestazione curata dalla compagnia teatrale "Il Crogiuolo", con la partecipazione del cantori della tradizione, Su Cuncordu Macumeresu.
A guidare la gente nell'osservazione del cielo, tra stelle e costellazioni, sono arrivati gli esperti dell'associazione Astronomica Nuorese.
Non è mancata la mostra, "Norax e Janas", con i Guardiani Giganti, curata dall'associazione Gigantes. Si è andati avanti fino a notte fonda, con manifestazioni sempre più intense ed affascinanti.