Il comitato "Non Bruciamoci il Futuro", riapre la battaglia contro la realizzazione del nuovo inceneritore di Tossilo (Macomer). Con la partecipazione dei sindaci dell'Unione dei Comuni della Barbagia, l'associazione Zero Waste Sardegna e i Medici per l'Ambiente Sde Sardegna, per il 3 novembre organizza una assemblea pubblica, che si terrà nelle ex caserme Mura alle 17.

"La recente sentenza del Consiglio di Stato - è scritto in un comunicato del comitato - non ha chiuso definitivamente la possibilità di una nostra azione comune contro il nuovo inceneritore di Tossilo. Ci sono contraddizioni incomprensibili tra la sentenza del Tar Sardegna, che blocca l'inceneritore e quella del Consiglio di Stato che l'inceneritore lo resuscita. Sono reali e dimostrati, l'aumento dell'inquinamento e il rischio tumori, come permangono le gravi irregolarità e gli atti illegittimi già indicati tali dal Tar".

Per "Non Bruciamoci il Futuro", i giudici romani del Consiglio di Stato, di fatto, contraddicono quelli sardi. Intanto c'è un nuovo ricorso al Tar sull'aggiornamento del Piano Regionale dei Rifiuti, oltre una denuncia all'Unione Europea. Secondo il comitato Non Bruciamoci il Futuro, la Regione avrebbe violato alcune direttive della stessa Unione Europea.
© Riproduzione riservata