L’Einstein Telescope approda a Macomer, con l'appuntamento speciale, che unisce scienza, arte e scuola, nell'atto finale dell'undicesima edizione del Festival della Resilienza, la manifestazione promossa da Aps ProPositivo. 

Dopo mesi di incontri, laboratori, musica, arte e confronto, il Festival della Resilienza chiude con un appuntamento speciale che guarda al futuro della Sardegna e della scienza internazionale.

Sabato mattina, l’Aula Magna del liceo scientifico "G.Galilei", ospiterà l’evento “Galilei ET Einstein”, una mattinata di divulgazione scientifica pensata per gli studenti e le studentesse delle scuole superiori, ma capace di parlare a tutto il territorio, con un titolo che prende spunto proprio dal legame tra Galilei, il telescopio e la sua evoluzione fino al progetto dell’dell’Einstein Telescope. 

L’iniziativa nasce infatti per far conoscere da vicino l’ambizioso progetto europeo che andrà a creare un osservatorio sotterraneo di terza generazione per lo studio delle onde gravitazionali. Un’opera che unisce scienza e opportunità concrete di sviluppo, capace di attrarre investimenti, competenze e infrastrutture all’avanguardia. Sabato mattina, nell'Aula Magna del liceo, si alterneranno gli ospiti provenienti dal mondo della ricerca, della divulgazione e delle istituzioni.

Aprirà l’incontro lo staff di ProPositivo, seguito da Carola Divu, influencer scientifica molto seguita tra i giovani, che guiderà gli studenti in un viaggio alla scoperta delle onde gravitazionali.

A portare un messaggio di visione politica e istituzionale sarà il consulente allo sviluppo economico e alle politiche giovanili della presidenza della Regione, Raffaele Marras, col contributo accademico di Paola Leaci, ricercatrice dell’Università La Sapienza, a spiegare cosa siano e come funzioni le onde gravitazionali.

A completare il quadro, gli interventi del fisico Matteo Tuveri (INFN), che approfondirà il progetto e i motivi scientifici per cui la Sardegna potrebbe diventare un cuore pulsante dell’astrofisica mondiale. L’obiettivo dell’incontro è quello di stimolare vocazioni scientifiche, far percepire ai giovani le opportunità professionali e culturali legate al progetto ET e renderli partecipi di un cambiamento possibile, che parte proprio da casa loro.

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