Da ex operaio del calzificio Queen di Tossilo è diventato uno dei più quotati imprenditori dell'industria delle calze e indumenti femminili italiani.

Prima di raggiungere questo obiettivo, Andrea Fancello, 40 anni di Macomer, ha vissuto l'inferno della cassa integrazione, seguita dal dramma dell'emigrazione. All'estero Andrea Fancello non ha però messo da parte quanto aveva imparato al calzificio Queen.

In base all'esperienza vissuta nella fabbrica di Tossilo, ha saputo reinventarsi un'attività, partendo dalla passione proprio per le calze, che ha imparato a fare da giovanissimo, fondando la Sardasix: "Un nuovo brand di calze e collant pensate e realizzate per tutte le donne sarde". Una scommessa e un vecchio sogno che si sta concretizzando. Ora l'ex operaio del calzificio Queen, diventato imprenditore, realizza prodotti per le donne.

"Da buon sardo fiero e testardo - dice Andrea Fancello - ho dato vita a Sardasix calze e collant, proponendo alle mie conterranee indumenti femminili che possano accompagnarle nella vita di tutti i giorni".

Ogni prodotto ha una sua caratterizzazione e per distinguerli Andrea Fancello ha voluto dare ad ogni singolo prodotto il nome di una spiaggia della Sardegna, quali Chia, Calaluna, Pedraruia, Pan di Zucchero, Scivu, Bidderosa, La Maddalena, Rena Majore, Fuili, Dedè, Baia delle Mimose e Nora. Ripensando ai giorni difficili Andrea Fancello sorride e dice: "Ce l'ho fatta. Il mio prossimo obiettivo è aprire una fabbrica a Macomer con tanti dipendenti. Quella però è un'altra scommessa che voglio e devo vincere a tutti i costi".
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