A Macomer gli uffici del giudice di pace rischiano il collasso.

Alle oltre 200 pratiche annue di pratiche civili, dallo scorso gennaio si sono aggiunte, a dismisura, quelle legate al Cpr (il centro regionale per l'accoglienza e rimpatrio dei migranti).

Le udienze sono quindi in contino aumento. Servono almeno quattro cancellieri, ma ce ne soltanto due. Tra l'altro una delle due impiegate è in scadenza annuale del contratto.

Gli uffici del giudice di pace erano stati riaperti nel gennaio del 2017, nel palazzo dell'ex tribunale, messi a disposizione dal Comune, grazie però all'impegno dei dieci comuni del Marghine, che si sono accollati le spese di gestione, per di tenere aperto un servizio importante per l'intero territorio, compresa la Planargia, il Montiferru, il basso sassarese e il Guilcer.

Si chiede l'intervento delle istituzioni politiche, per porre fine a una situazione diventata oramai insostenibile.

Da qui la lettera che il presidente dell'Unione dei Comuni del Marghine, Luigi Daga ha inviato al ministero della giustizia e al Prefetto di Nuoro, oltre chiedere l'intervento del presidente del tribunale di Oristano.
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