La Corte dei Conti rinvia l'apertura del Centro regionale per il rimpatrio dei migranti irregolari, realizzato nell'ex carcere di Macomer. I migranti quindi non arriveranno neanche il 18 dicembre, così come era previsto dal ministero.

A rinviare l'apertura questa volta è la Corte dei Conti, che si dovrà pronunciare su una aggiunta al contratto d'appalto, chiesto dalla Ors Italia, la società che ha vinto la gara europea bandita dalla Prefettura di Nuoro e dal ministero dell'Interno. La Ors Italia avrebbe chiesto delle modifiche onerose al contratto per quanto riguarda la struttura realizzata nell'ex carcere.

Irregolarità? "Manca solo un passaggio formale", dicono i responsabili della struttura di Mandras, che è stata rivestita a nuovo. "Sono in atto dei lavori di adeguamento in vista di una imminente apertura auspicata dalla Prefettura - dice il vice sindaco Rossana Ledda -. Una apertura che è disciplinata da un reticolo di patti e accordi tra il Governo, la Regione e l'amministrazione comunale".

Dai banchi della minoranza in consiglio comunale Daniele Nieddu di Italia Viva dice: "Avevo sentito l'ipotesi del nuovo rinvio dalla Corte dei conti. Comunque sia, ribadiamo la nostra contrarietà alla realizzazione e apertura del CPR, a maggior ragione alla luce del lavoro portato avanti dal ministro Lamorgese, tra redistribuzione dei migranti regolari e rimpatri di quanti irregolari. Riteniamo inoltre fosse quanto meno necessario, vista l'imminente apertura, un lavoro di sensibilizzazione e informazione verso i cittadini, mentre invece tutto è andato avanti in gran segreto".
© Riproduzione riservata