Un detenuto del carcere di Mamone è stato trovato in possesso di un cellulare.

L’uomo stava rientrando nella colonia penale dopo il lavoro quando, come di consueto, è stato fatto passare attraverso il metal detector.

Il dispositivo ha iniziato a suonare: a seguito dei successivi controlli della penitenziaria, è stato dunque rinvenuto il telefono.

Ora il detenuto, denunciato, rischia una condanna che va da un anno a quattro anni in base all’art. 391 ter del codice penale.

“Un plauso ai colleghi che non abbassano mai l’attenzione nell’espletamento del proprio dovere – ha commentato il segretario della Cisl Giovanni Villa – nonostante l’esiguo numero di personale a disposizione del Comandante di Reparto. Agli stessi vada l’attenzione dell’Amministrazione nel riconoscere loro quanto fatto”.

(Unioneonline/D)

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