Morte cerebrale per il vicino, Gleboni l’ha incontrato per caso sul pianerottolo
Ricoverato al San Francesco, è l’unica persona coinvolta che non fa parte della famiglia di GleboniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Nella strage di via Ichnusa a Nuoro non è rimasta coinvolta solo la famiglia di Roberto Gleboni, ma anche un vicino di casa: Paolo Sanna, ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale San Francesco (per lui sono state avviate le procedure di accertamento della morte cerebrale).
In pensione da due anni, Sanna stamattina ha incontrato l’autore del massacro non per aver udito urla o spari, ma in maniera casuale: come confermato anche dalle prime ricostruzioni della Procura di Nuoro, ha incrociato Gleboni sul pianerottolo di casa. Risulta che stesse andando a riattaccare la corrente della sua abitazione, saltata per via di un temporale.
Sanna, 69 anni, prima della pensione lavorava al servizio alimenti dell’Asl. È stato l’ultimo a essere raggiunto dai colpi di pistola sparati da Gleboni in via Ichnusa, prima che quest’ultimo si spostasse in via Gonario Pinna dove ha ferito la madre prima di togliersi la vita. Un altro vicino di casa, Armando Lodi, ha definito l’autore della strage come una persona «tranquillissima e molto disponibile».