Per il Comune commissariato presentare la candidatura sarebbe «inopportuno». Così Nuoro si ritira dalla corsa a capitale italiana della cultura 2027.

A deciderlo è stato il dirigente del settore turismo e cultura, Roberto Del Rio, che nella determinazione 3195 di oggi – venerdì – dà atto appunto che «da un'attenta analisi delle circostanze e la constatazione che ad oggi nessun comune in gestione commissariale ha mai partecipato al bando per il conferimento del titolo di “Capitale italiana della cultura”, ha portato l’Amministrazione comunale a stabilire l’inopportunità della candidatura della Città a tale titolo».

Dopo il tentativo di Nuoro del 2020, con il bando del Ministero che venne vinto da Parma ma con il capoluogo barbaricino che arrivò nella top ten, a decidere la nuova candidatura fu la giunta comunale guidata da Andrea Soddu nel dicembre scorso, affidando la redazione del Dossier alla ditta Poliste srl di Cagliari, con un contratto di oltre 48mila euro in cinque fasi.

Ora, dopo lo scioglimento del consiglio comunale, arriva la decisione del dirigente di abbandonare la candidatura, pagando alla Poliste 18mila euro per i servizi sin qui svolti, oltre a 3.960 euro di Iva.

A voler guardare il bicchiere mezzo pieno, l’amministrazione ha risparmiato quasi 27mila euro.

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