Fonni si stringe attorno alle famiglie colpite dalle recenti tragedie stradali di “Caravai” e San Teodoro e annulla la tappa di Autunno in Barbagia del 7 e 8 dicembre. Nelle scorse ore amministratori comunali, associazioni, attività produttive e cittadini hanno annunciato l’intenzione di volersi fermare per le prossime settimane. Una nuova data possibile è ipotizzata per fine gennaio. 

Troppo grande il dolore nella comunità locale, ancora scossa dalle morti dei giovanissimi Michele Coinu, Marco Innocenti, Michele Soddu e Lorenzo Figus, e per ultima quella dell’imprenditore Mauro Falconi

Da qui, dopo una serie di incontri aperti a tutta la popolazione, nella tarda serata di ieri la scelta condivisa di rinviare le Cortes. Attraverso un ampio comunicato istituzioni e cittadini hanno spiegato: «Il paese vuole tornare a mostrarsi ai visitatori con il suo sorriso più vero, con la sua pinnata capacità di accogliere chiunque. Ed è per questo che quest’anno la manifestazione si ferma per l’Immacolata e verrà rinviata. Per rispetto verso il dolore di tutti, ma anche per rispetto di chi vorrebbe venire a visitarci».

E nel precisare di come la riflessione sia stata più ampia e non circoscritta alle sole Cortes si è poi specificato: «Gli incontri di questi giorni non sono stati fatti per decidere se fare o no Cortes Apertas. Gli incontri ci sono stati per ascoltarci a vicenda, per sottolineare il valore enorme del volontariato fonnese che ancora una volta, così come è stato in passato, sarà decisivo per risollevare una comunità smarrita».

Ma è nel passaggio sullo «spirito di aggregazione e socialità che da sempre porta decine di fonnesi a mettersi a disposizione della comunità» che sarebbe emersa la volontà di «far ritrovare la serenità a un paese che oggi pare smarrito» ma anche «il desiderio di riprendere insieme, ma prendendosi tutti i tempi necessari».

Da qui l’accento di come da decenni «Cortes Apertas sia patrimonio del paese» con delle ricadute importanti sul tessuto economico, e un intera comunità pronta a far sentire tutti a casa. Ma non in questo tragico momento, come hanno rimarcato gli attori in campo: «Può un evento di questa portata essere organizzato con la stessa allegria, lo stesso coinvolgimento comunitario, la stessa armonia quando il paese ha ancora gli occhi gonfi di lacrime per la più grande tragedia mai successa?»

Per questo, Fonni guarda al futuro pronta a rialzarsi con maggiore forza: «Questi giorni, queste settimane serviranno a tutti noi non a fermarci ma a trovare nuovi stimoli per ripartire, per renderci conto di quanto questa prova, ingiusta e incomprensibile, sia stata un modo per riscoprire una comunità unita, seria, solidale, vicina».

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