Maledetto lo screenshot: qualcuno l’ha fatto quasi all’istante, ancor prima che i social media manager della Camera di commercio di Nuoro rileggessero il post appena pubblicato. Per notare la stranezza, comunque, c’è voluto un instante e la risata è scattata subito: quella B attaccata al nome di Ottana ha fatto venir fuori una parola infelice. Una mezza volgarità che ha riempito le bacheche di migliaia di profili. Da Facebook a Instagram, tutti lì a condividere quella grafica venuta come una ciambella senza buco. Tutti se la ridono, qualcuno fa polemica: «Questo è scleromarketing».

Delirio social

Nel pomeriggio, dopo migliaia di condivisioni e un’ondata di pubblicità non programmata, qualcuno ha addirittura pensato alla solita trappola fake, ma la Camera di commercio non si nasconde dietro l’errore: «Abbiamo sottovalutato il rischio dell’equivoco. Tutto in buona fede: utilizzando la stessa grafica per ognuno dei paesi coinvolti non si è pensato al rischio che poteva esserci ad associare la parola Ottana alla B del logo». Quella B, infatti, rappresenta da anni la rassegna “Autunno in Barbagia”, che ha ricominciato ad animare i borghi del Nuorese. Sabato e domenica toccherà a Ottana, dove in tanti forse saranno attirati (anche) da questa insolita campagna pubblicitaria.

Strategia o errore?

Nel prevedibile delirio social, in molti per fortuna la buttano sullo scherzo: «Con questo programma io ci vado di sicuro». L’ironia si spreca, anche parafrasando Giancarlo Giannini che si scaglia contro Mariangela Melato e la definisce «Bottana industriale». E anche in questo caso le coincidenze si sprecano. Non solo perché di industriale c’è ancora qualcosa pure a Ottana, dove però le ciminiere sono tutte sono spente da anni. In più c’è anche il fatto che quel film, il pluripremiato “Travolti da un insolito destino”, venne girato esattamente nel Nuorese, tra le spiagge bianche di Cala Gonone. Insomma, gli ingredienti per una fine strategia di marketing sembravano i migliori. Di fatto è stato un errore, una svista: la distrazione di un grafico e quella di un social media manager che hanno innescato in un istante un boato di risate virtuali. Ma il presidente della Camera di commercio, Agostino Cicalò, ci trova pure il lato positivo: «Tutta pubblicità in più, anche questo pezzo sul giornale per parlare delle Cortes di Ottana forse non lo avremmo avuto. Certo dobbiamo dire chiaramente che l’associazione tra il paese e quella parola non era voluta».

L’ironia

A Ottana, dove l’ironia del carnevale non manca mai, non si sono offesi. E il sindaco Franco Saba coglie l’occasione: «Adesso aspettiamo tutti quelli che hanno condiviso il post per verificare che l’evento sarò ben più serio rispetto al titolo fuori per errore. Chi non sapeva che ci fosse Cortes Apertas a Ottana adesso lo sa». D’accordo il presidente della Pro loco, Sandro Carboni: «Qualcuno di noi era favorevole a diffondere la locandina sbagliata. Non tutti i mali vengono per nuocere e anche noi ci stiamo giocando su». (n. p.)

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