Nella corsa al titolo di Capitale della Cultura 2020, Nuoro ha affrontato a Roma la prova decisiva.

Si è tenuta al ministero per i Beni e le attività culturali l'audizione davanti alla commissione presieduta da Stefano Baia Curioni.

La città ha esposto in trenta minuti le ragioni che legittimano la sua candidatura, già illustrate nel dossier che le ha permesso di entrare nella short list delle finaliste.

La top ten, oltre al capoluogo barbaricino, vede in campo Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso.

Le candidate in origine erano ventuno.

Nella delegazione nuorese: il sindaco Andrea Soddu, il presidente della Regione Francesco Pigliaru, lo scrittore Marcello Fois e Massimo Mancini, cui il Comune ha affidato il coordinamento dell'operazione Nuoro Capitale.

Con loro anche Antonietta Demurtas, responsabile della comunicazione nell'ambito del progetto, Enrica Puggioni, progettista culturale, e Gabriella Ferranti, docente universitaria di diritto europeo a Sassari e Nuoro. Ha tra l'altro ideato "Summer school dei diritti umani, da Grazia Deledda a Malala", una delle molteplici iniziative del progetto che ha incassato il plauso e il sostegno di realtà culturali, economiche e istituzionali.

La decisione del ministero verrà comunicata il 16 febbraio.

Tonio Pillonca

IL SERVIZIO DEL TG DI VIDEOLINA:

© Riproduzione riservata