Il rilancio dell'area industriale di Ottana deve ripartire dalle bonifiche e con nuove attività produttive che rispettino l'ambiente.

È la ricetta proposta dalla Cisl nuorese, scritta in un documento congiunto del leader Michele Fele e della responsabile dei chimici Katy Contini.

Dopo la chiusura definitiva di Ottana Polimeri e il licenziamento immediato di 60 lavoratori, la Cisl, a differenza di alcune forze politiche (che propongono una commissione di inchiesta sulle cause della grave crisi), ma anche delle altre forze sindacali, insiste sulle bonifiche delle aree industriali e con l'avvio di attività alternative.

"Occorre proseguire nella ricerca di queste alternative lavorative e imprenditoriali serie, che portino a una reale concretizzazione di sviluppo - scrivono in un documento i due leader sindacali - La Cisl non sarà disponibile a sostenere azioni di rivalsa verso nessuno, votate al foraggiamento di progetti basati sul non credibile e non fattibile o addirittura assenti".

Le bonifiche devono costituire il primo passo da compiere. "Come espresso in più sedi - scrive la Cisl - sulle bonifiche non ci devono vedere secondi a nessuno, e come per altri siti nazionali, ci dovrà essere una modifica sostanziale anche degli assetti produttivi, votati all'innovazione e alla qualità di nicchia, e a un impatto sempre meno aggressivo per l'ambiente, ma che possa convivere e sposarsi sempre più con le capacità e le attitudini del territorio, a cui va restituito il maltolto, alle condizioni ottimali e reso appetibile a nuove realtà imprenditoriali".
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