«La pazienza dei bittesi è arrivata al limite. Abbanoa intervenga subito per risolvere il disservizio sull’acqua non idonea all’uso potabile e alimentare che grava pesantemente sulla quotidianità dei cittadini dallo scorso 19 dicembre».

Queste le parole rabbiose del sindaco di Bitti,  Giuseppe Ciccolini, nel commentare il prolungarsi della situazione emergenziale sull’acqua non potabile, che da un mese sgorga dai rubinetti delle case del paese barbaricino.

«Abbiamo sollecitato più volte l’Ente gestore», ha proseguito il sindaco, «affinché intervenisse rapidamente per risolvere il problema e giorno dopo giorno, rimando dopo rimando, siamo arrivati a tagliare il nastro dei 30 giorni. È impensabile che tante persone anziane e fragili debbano raggiungere ogni giorno l’autobotte per portare in casa l’acqua necessaria per cucinare o lavare frutta e verdure. Inoltre», ha concluso il primo cittadino, «non è tollerabile che da dieci giorni non si conosca l'esito delle analisi, con il dubbio che  non siano state davvero effettuate». 

(Unioneonline/E.Fr.)

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