Se non ci sarà l'adesione da parte del Comune di Macomer alla rete di accoglienza Sprar, i migranti rischiano di essere ospitati nel vecchio Motel, dove i nuovi proprietari, la società sassarese "4S", da qualche tempo sta procedendo con la ristrutturazione.

Il tutto sta creando preoccupazioni e sono in tanti a chiedere rassicurazioni da parte del Comune.

Il vecchio Motel ha la capacità di accogliere fino a un centinaio di migranti e per questo il problema si ripresenta con tutta la sua drammaticità. A sollevarlo sono i cinque consiglieri della minoranza che ieri, nel corso di un incontro, hanno chiesto l'immediata convocazione del Consiglio comunale, che dovrà deliberare l'adesione alla rete Sprar per la cosiddetta micro accoglienza diffusa, secondo i parametri stabiliti dall'accordo tra l'Anci e il ministero degli Interni, che esclude le grandi strutture.

I parametri riguardano in particolare la clausola di salvaguardia, con la quale si possono ospitare tre migranti ogni mille abitanti. In questo caso a Macomer ne spetterebbero un centinaio e altrettanti nei paesi del Marghine.

"Da parte della Giunta - è stato detto dai consiglieri di minoranza - c'è stato finora un silenzioso assenso e non si sono fatti i passi dovuti per evitare che si creasse un ghetto". Si chiede quindi l'immediata adesione alla rete di accoglienza Sprar.

"Questo è il passaggio successivo alla lettera di adesione già inviata dal sottoscritto ad Anci e Prefettura per l'attivazione della clausola di salvaguardia - assicura il presidente dell'Unione dei Comuni Antonio Succu - Entro il mese di giugno, ogni singolo consiglio comunale, compreso quello di Macomer, sarà chiamato ad esprimersi, con voto, sull'adesione alla rete Sprar. Il resto è gazzosa".
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