Passeggeri accampati nei corridoi. E chi aveva le cabine ha trovato perdite dai rubinetti, fili volanti  e asciugamani sporchi. È successo sulle navi che hanno viaggiato verso la Sardegna durante le vacanze di Natale: le testimonianze arrivano da chi ha fatto la rotta Livorno-Olbia sui traghetti Sardinia Ferries e Grimaldi Lines. Le giornate sono gli scorsi giovedì 21 e venerdì 22 dicembre. 

Così, Stella Ventroni a bordo del Sardinia Ferries: «La mia cabina era in pessime condizioni col tetto danneggiato in più punti, i bagni scarsamente puliti. Gli asciugami non ne parliamo. Il copriletto bucato, l’interfono per ricevere comunicazioni non funzionante». Ma almeno l’arrivo è stato in orario? No: «Saremmo dovuti sbarcare alle 7,30 e invece siamo scesi a terra alle 9.47». Colpa del maltempo, questo. 

Non manca la rabbia: «Trovo vergognoso che alle porte del 2024 i sardi debbano viaggiare ancora in queste condizioni. Mi sento trattata come un animale. Dobbiamo ribellarci». 

Anche Sebastiano Mercurio non ha vissuto una bella esperienza sulla Grimaldi: «Con mio fratello siamo stati per alcuni giorni nella Penisola per ragioni lavorative. Siamo tornati a Olbia con la nave. Non riuscivamo a trovare un biglietto. Ma la vera sorpresa è stata quando venerdì sera siamo saliti a bordo». 

Continua: «Avremmo voluto prenotare una cuccetta ma erano strapiene. Abbiamo così dovuto obbligatoriamente ripiegare sul ponte, che era al collasso. Senza nemmeno uno spazio in cui sedersi. La nave era troppo piccola per contenerci tutti, i bambini urlavano, alzarsi per andare in bagno era impossibile». 

E infatti: «Ho visto passeggeri litigare fra loro per difendere il proprio posto, una vera guerra tra poveri. Che pagano il dramma dei trasporti isolani. Tutto ciò è surreale».

Non mancano ulteriori dettagli del viaggio da incubo: «Soffro il mal di mare e avevo bisogno di parlare col medico: non ho potuto farlo. Per andare al bagno ho dovuto chiedere a mio fratello di restare a vigilare. I corridoi sembravano quelli di un ospedale in piena emergenza. L'igiene con tutte quelle persone a bordo era pessima. Bisogna affrontare questi disagi, ridandoci il diritto alla mobilità». 

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