Nave Moby sequestrata in Corsica, la Regione scrive al Governo e all'ambasciata francese
Era diretta a Porto Torres, bloccata ad Ajaccio per un contenzioso degli Onorato. L’assessora ai Trasporti Barbara Manca chiede l’intervento di Tajani e SalviniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Diventa un caso diplomatico il sequestro della Tirrenia Moby Ale 2 in servizio sulla tratta Genova-Ajaccio-Porto Torres sequestrata in Corsica a causa di un contenzioso tra gli armatori Onorato e il gruppo norvegese Siem, che ne ha chiesto il blocco. A bordo c’erano 650 passeggeri e tonnellate di merci.
L'assessore regionale dei Trasporti Barbara Manca ha scritto una lettera ai ministeri italiani di Esteri e Trasporti, Antonio Tajani e Matteo Salvini, e all'ambasciatore d'Italia in Francia, Emanuela D’Alessandro, per chiedere interventi immediati.
Pur essendo la continuità territoriale marittima una competenza esclusiva dello Stato Italiano e nonostante nei mesi da giugno a settembre non siano previsti regimi di tutela per i passeggeri residenti in Sardegna, l'esponente della Giunta Todde è intervenuta per ottenere maggiori garanzie per le persone e le merci che si spostano via mare da e per la Sardegna.
«Come è noto», si legge in un comunicato, «nei giorni scorsi un traghetto della compagnia di navigazione Moby è stato posto sotto sequestro dalle autorità francesi per presunte problematiche burocratiche e amministrative. Un provvedimento che ha causato notevoli disagi, soprattutto agli autotrasportatori che avevano necessità di raggiungere l'Isola con i propri mezzi carichi di merci».
L'assessore Barbara Manca ha richiesto« un intervento urgente dei rappresentanti diplomatici italiani in Francia per far in modo che i trasportatori bloccati nella nave siano messi nelle condizioni di sbarcare e poter portare al più presto la merce a destinazione, senza ulteriori disagi e costi».
Contestualmente, l'assessore si è rivolta al ministero dei Trasporti «per la predisposizione di un atto di programmazione volto a inserire, nei prossimi bandi, la previsione di oneri di servizio pubblico valevoli per tutto l’anno relativamente alle rotte marittime essenziali tra la Sardegna e la penisola italiana, con la precisa necessità di stabilire un collegamento stabile ed efficace sia per i passeggeri che per le merci. Nella missiva Manca ha sottolineato l'importanza di un servizio pubblico che non possa essere interrotto per alcuna ragione o causa, salvo forza maggiore, anche nell’ottica del rispetto delle recenti disposizioni costituzionali in materia di insularità».
(Unioneonline)