Sequestrata in Corsica la Moby Ale: guerra giudiziaria tra Onorato e Siem
La rabbia dei passeggeri: «I disagi ogni volta sono sempre più insopportabili»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Battaglia giudiziaria nei mari a danno dei passeggeri e autotrasportatori costretti a subire gravi disagi. La Moby Ale Due, l’ex Bithia della compagnia di navigazione Tirrenia – Cin, che stava operando sulla linea Genova-Aiaccio-Porto Torres, è stata bloccata nel porto di Ajaccio questa mattina alle 6 dalle autorità francesi. Il traghetto è stato sottoposto a sequestro cautelare e i passeggeri a bordo sono stati riprotetti con partenza da Porto Vecchio per Golfo Aranci.
A chiedere la misura cautelare sulla nave è stato il gruppo Siem, proprietario dei cantieri tedeschi di Flensburg che costruirono la Maria Grazia Onorato, un’altra nave Tirrenia fermata a maggio nel porto francese. Alla base la lite giudiziaria tra i due gruppi Onorato e Siem su una clausola degli accordi fra compagnia armatoriale e cantiere.
Una controversia di cui Tirrenia non ha fatto cenno nella sua nota: «Con riferimento alla notizia del sequestro avvenuto ad Ajaccio questa mattina della Moby Ale 2 diretta a Porto Torres, Tirrenia – Cin ritiene che, come nel caso della nave ro-ro Maria Grazia Onorato, il Gruppo Siem non abbia agito nel rispetto della legge interrompendo un pubblico servizio che ha provocato un forte disagio ai 650 passeggeri che si trovavano a bordo e che sono stati tempestivamente riprotetti con partenza da Porto Vecchio per Golfo Aranci». La compagnia di Onorato «si considera parte lesa in questa vicenda e si tutelerà in tutte le sedi opportune, sia in Italia che all’estero, richiedendo il risarcimento dei danni subiti».
La testimonianza
Tutto questo a svantaggio dei passeggeri che, ignari di tutto, hanno sopportato difficoltà e ore di attesa prima di rimettersi in viaggio, chi in auto o in pullman, per raggiungere Porto Vecchio dove si sono imbarcati soltanto alle 18.30 sulla nave Corsica Ferries che si dirigerà a Golfo Aranci: «È da 15 anni che mi reco in vacanza in Sardegna, ci vado perché l’isola ha dei posti meravigliosi, ma non capisco perché mi devono costringere a non andarci più, proprio a causa delle difficoltà nei trasporti», spiega Paolo Cardani, 60 anni, turista milanese, uno dei passeggeri della Moby Ale Due. «I disagi ogni volta sono sempre più insopportabili. Le navi Tirrenia puzzano, sono sporche e vecchie, costringono il passeggero a sopportare disavventure che scoraggiano. I sardi devono combattere per avere rispetto e garantire la traversata con mezzi adeguati, così come fanno in Sicilia. Invece sono troppo buoni e il servizio continua ad essere pessimo».
Fino all’ultimo momento non hanno avuto alcuna certezza di ripartire: «Ci hanno comunicato orari diversi, - aggiunge il passeggero - non abbiamo ricevuto rispetto né da parte della compagnia e neppure da parte delle autorità francesi, che non tengono conto dei pesanti disagi che noi dobbiamo subire».
I sindacati
A denunciare l'ennesimo disservizio nei trasporti da e per la Sardegna è il segretario generale della Filt Cgil Sardegna, Arnaldo Boeddu, che già due settimane fa, intervenendo in audizione alla commissione trasporti della Camera, aveva previsto i disagi per lo scalo di Porto Torres: «La tratta Genova-Porto Torres, da sempre linea diretta e tra quelle che sarebbero dovute essere considerate servizio essenziale, da qualche giorno per due, tre volte la settimana fa uno scalo intermedio ad Ajaccio», spiega il sindacalista. «Dovrebbe arrivare in sostituzione a Porto Torres la nave traghetto Orlè, un'imbarcazione di vecchissima generazione e concezione che di sicuro - attacca Boeddu - non soddisfa le esigenze di mobilità delle persone e trasporto delle merci, visto che ha una ridottissima capacità di peso da imbarcare. Tutto questo pone anche a rischio i posti di lavoro sull'autotrasporto così come quelli che le attività portuali generano».
La Regione
«Stiamo lavorando per monitorare la situazione e limitare i disagi patiti dai passeggeri del traghetto Moby in servizio sulla tratta Genova-Ajaccio-Porto Torres», fa sapere l'Assessorato regionale dei Trasporti: «Nonostante i trasporti marittimi con la penisola non siano di competenza dell'amministrazione regionale ma del Ministero, ci siamo subito attivati per trovare una rapida soluzione al problema insieme agli enti coinvolti e alla compagnia di navigazione», spiega l'assessora Barbara Manca. «Al di là del motivo che ha causato il disservizio, questa è solo l'ultima dimostrazione di quanto sia necessario ripensare i servizi di continuità territoriale marittima da e per la Sardegna, attribuendo all'Amministrazione regionale un ruolo di maggior rilievo e potere decisionale», conclude l'esponente della Giunta Todde.