Moratoria rinnovabili, domani l’udienza: «Rischio vuoto normativo senza la Pratobello»
La proposta di iniziativa popolare potrebbe tornare in auge a seconda del pronunciamento della Corte CostituzionaleCatena umana a Saccargia (Archivio-Calvi)
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La Sardegna rischia di restare senza scudo urbanistico contro l’assalto eolico. È quanto rimbalza negli ambienti vicini alla Rete Pratobello e che l’opposizione, in Consiglio regionale, ribadisce con comunicati e interventi.
Botta e risposta
Pasquale Mereu, sindaco di Orgosolo e padre della proposta di legge di iniziativa popolare Pratobello 24, ha ribadito di essere preoccupato «per il vuoto normativo che si creerebbe a seconda dei pronunciamenti della Corte costituzionale». Problema che, invece, non si sarebbe posto con la Pratobello 24: «L’impugnazione sarebbe stata possibile, ma non in riferimento alla specialità della Sardegna in materia urbanistica garantita dallo Statuto».
La Pratobello 24, insomma, potrebbe tornare in auge. Anche se la maggioranza, con Antonio Solinas, presidente della commissione Attività produttive, esclude che la Sardegna sia destinata a restare senza vincoli. Sia se la Consulta dovesse cassare la moratoria (domani c’è l’udienza), che se il Governo, entro il 5 febbraio, dovesse ricorrere alla Corte Costituzionale contro la legge aree idonee. «Non vedo alcun pericolo per l’Isola, anche perché non è detto che il Governo ricorra contro le aree idonee, o che poi la Consulta abbia da dire su tutta la legge», dice Solinas. «La norma, in ogni caso, fino al pronunciamento della Consulta, resta comunque attiva». E la Pratobello? «Non credo che, vista la situazione, ci sia la possibilità di affrontare questo tema ora, in piena Finanziaria e con la legge sulla Salute come orizzonte».
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