Rinunciare a un trapianto a causa di tempi di attesa e problemi economici.

Questa la decisione cui è stato costretto un paziente sardo di 33 anni.

A denunciare la sua situazione a L'Unione Sarda è la sorella, Sara P.

"Mio fratello - spiega - è residente in Sardegna, ma l'intervento non può essere fatto nell'isola, visto che da due anni vive a Bologna, dove è in lista d'attesa all'ospedale Sant'Orsola Malpighi".

"Stare lontano dalla famiglia in un momento così complicato - aggiunge Sara - è già di per sé un grave problema, ma a questo si aggiunge la situazione economica che fa sì che dopo anni ci ritroviamo in una situazione disperata".

Difficile, se non impossibile, infatti, è mantenersi nell'attesa dell'operazione se non si hanno i mezzi.

Risultato: "Mio fratello ha deciso di rinunciare al trapianto", dice Sara. "In questi due anni - prosegue - non abbiamo mai smesso di cercare e chiedere aiuto alle diverse strutture pubbliche, ma nessuno è riuscito a darci una mano".

Di qui la domanda, retorica, ma che fa trasparire angoscia e delusione: "Ditemi, è normale in Italia rinunciare a un trapianto perché non si hanno mezzi economici?".

(Redazione Online/l.f.)
© Riproduzione riservata