Da Mario Carboni, presidente dimissionario di Sardos pro Israele, «inaccettabili parole d’odio, scagliate come pietre di fronte alla più grande tragedia umanitaria della storia recente, un massacro rispetto a cui anche la Corte Internazionale di Giustizia ha fatto riferimento all’ipotesi di genocidio». 

Lo afferma Michele Piras, presidente europeo di “Parlamentari per la Palestina”, che ricorda i numeri del massacro nella Striscia di Gaza: «Quasi 50mila vittime, la maggior parte civili e 20mila delle quali bambini, molti tra i 5 e i 9 anni».

Lo scenario di Gaza «è già quello di Berlino nel 1945, distruzione totale, fame e epidemie», sottolinea il politico.

«Di fronte a questa ecatombe – attacca – sarebbe stato auspicabile almeno un rispettoso silenzio, un contegno umanitario. Lasciar intendere che quei cuccioli d’uomo siano tutti sostenitori di Hamas rappresenta una clamorosa e insopportabile idiozia».

Piras chiede che all’associazione Sardos pro Israele «andrebbe da ora in poi negato ogni finanziamento pubblico», mente le parole «fanatiche» del suo presidente andrebbero «sanzionate da un tribunale per incitamento all’odio».

(Unioneonline)

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